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Askanews

 Nelle previsiooni dell'UPB si ipotizza che "quest'anno il PIL aumenterebbe del 5,8 per cento" con l'attività produttiva che "verrebbe sostenuta dalla domanda interna, che beneficia ancora di una politica di bilancio espansiva".

Nel 2022 il PIL rallenterebbe al 4,2 per cento "ma continuerebbe a essere sospinto dalle misure finanziate con il bilancio pubblico e con i fondi europei del Recovery Plan".

Sulla base di stime effettuate dall'UPB, "il pieno ed efficace utilizzo delle risorse NGEU innalzerebbe il PIL per circa due punti percentuali entro l'anno prossimo".

Il quadro dell'UPB "più ottimistico rispetto alle stime degli altri previsori, finalizzate prima della diffusione dei dati sul PIL del secondo trimestre, assume che la ripresa dei contagi in atto non sia tale da richiedere rilevanti restrizioni nell'orizzonte di previsione" e implica "il completo utilizzo dei fondi europei e la piena attuazione degli interventi formulati nel PNRR".

 

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