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Askanews

In caso di frodi sui crediti fiscali legati al Superbonus "dovrà ispondere esclusivamente il cedente originario, beneficiario della detrazione o impresa che ha operato lo sconto in fattura, assieme agli eventuali soggetti che abbiano concorso alla realizzazione dell'operazione fraudolenta. Nessuna conseguenza deve pertanto ricadere sull'acquirente in buona fede". Lo ha detto il direttore generale dell'ABI, Giovanni Sabatini, nel corso di un'audizione alla commissione Bilancio del Senato sul decreto Sostegni ter.

Secondo Sabatini "occorre che siano chiariti in modo univoco le casistiche in cui trova applicazione il concorso di colpa con riferimento al Superbonus affinché la possibilità di utilizzare - correttamente - in compensazione i crediti d'imposta acquistati in buona fede non sia messa in discussione e non sia compromesso il buon funzionamento del meccanismo di cessione".

La norma che limita le cessioni dei crediti fiscali dei bonus edilizi "genera molteplici criticità innanzitutto per il settore edilizio e quindi per l'economia dell'Italia e, a valle, anche per le banche che sono tra i maggiori acquirenti dei crediti in questione". 

"Pur comprendendo le finalità di prevenzione delle frodi" ha proseguito Sabatini, queste misure "hanno determinato una interruzione del positivo effetto registrato negli ultimi due anni e hanno generato incertezza per i contratti di cessione già stipulati".

"Nonostante la previsione di un periodo transitorio - ha proseguito - la norma rischia di mettere in discussione le operazioni già poste in essere e di modificare rapporti e impegni contrattuali già assunti".

 

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