Il settore bancario europeo "è ben preparato all'impatto della guerra russo Ucraina, grazie alla solida posizione di capitale e di liquidità. Le esposizioni dirette di banche europee controparti russe appaiono gestibili, che significa che il primo impatto sulla stabilità finanziaria dell'area euro è contenuto. Queste esposizioni ammontano approssimativamente a 100 miliardi con le entità sanzionate che fanno solo una quota minore del totale". Lo riferisce il capo della vigilanza bancaria europea, Andrea Enria durante una audizione al parlamento europeo, secondo il testo diffuso dalla Bce.
"Le esposizioni dirette sono concentrate in poche banche che operano in Russia, Ucraina e Bielorussia via filiali locali e che sono prevalentemente finanziate a livello locale. Anche nello scenario estremo - ha detto - in cui le banche europee dovessero svalutare le esposizioni transfrontaliere e decidere, o essere forzate, a uscire dalla regione, l'impatto complessivo sul capitale non comprometterebbe il mantenimento dei requisiti di vigilanza".
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