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Matteo Marchi (Collaboratore di idealista news)

La successione determina il subingresso  di una persona nel patrimonio attivo e passivo del defunto. Il nostro ordinamento prevede tre diversi tipi di successione: testamentaria, leggitima e necessaria. Nella nostra rubrica dedicata a "La casa in pillole" il notaio Liana Benincaso illustra ciascuna di queste tipologie, i diritti del coniuge e del convivente di fatto e spiega anche quali sono le imposte da pagare sulla dichiarazione di successione.

I diversi tipi di successione ereditaria

Come spiega il notaio Benincaso "I tipi di successione presenti nel nostro ordinamento sono tre: la successione legittima, la successione testamentaria e la successione necessaria. La successione testamentaria è quella che si apre disponendo dei propri beni con un testamento. Nell'ipotesi in cui il defunto non abbia lasciato un testamento, supplisce la legge con quella che viene definita come successione legittima. La legge infatti prevede quali sono le quote che spettano a determinate categorie di successibili, in base al rapporto di parentale che lega il successore con il defunto"

La successione necessaria

"Nell'ipotesi in cui qualcuno muore senza lasciare nessun parente entro il sesto grado, l'eredità si devolve allo stato. La successione necessaria è la successione che la normativa riserva a determinate categorie di eredi che sono definiti i legittimari ed è una successione molto importante perché rispetta il vincolo familiare, il vincolo di sangue, tra il defunto, i coniugi e i figli e laddove non vi siano i figli, gli ascendenti"

Diritti successori coniuge

"Al coniuge oltre alla quota che la legge gli riserva spettano dei diritti che sono automatici, a prescindere che siano scritti o meno nel testamento. Questi diritti sono il diritto di abitazione nella casa adibita a residenza coniuguale e il diritto di uso dei mobili che corredono la casa"

Diritti successori coniuge separato

"Nel caso di un coniuge separato in forma consensuale spettano gli stessi diritti del coniuge non separato. La legge Cirinná, legge del 2016, ha dato una parziale regolamentazione anche alla convivenza di fatto, o di persone che senza una struttura formalizzata convivono, o persone dello stesso sesso legate da un vincolo affettivo"

La dichiarazione di successione

"Quando si presenta una dichiarazione di successione vanno pagate tre tipi di imposte, l'imposta di successione, l'imposta ipotecaria e l'imposta catastale. La dichiarazione di successione è obbligatoria in ogni caso, tranne uno. Ovvero quando il defunto lascia come eredi il coniuge e i parenti in linea retta, sia ascendenti che discendenti, quando non abbia lasciato beni immobili o diritti immobiliari e vanti dei crediti non superiori ai 100mila euro, importo questo che è stato ampliato a favore del contribuente a partire dal 2014. Quando concorrono questi tre fattori è possibile evitare la presentazione della dichiarazione di successione e il pagamento delle imposte"

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