Mantenere livelli restrittivi finch? necessario
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Askanews

Il Consiglio direttivo della Bce "ritiene che i tassi di interesse di riferimento si collochino su livelli che, se mantenuti per un periodo sufficientemente lungo, forniranno un contributo sostanziale al conseguimento di tale obiettivo". Nel Bollettino economico l'istituzione monetaria ripete questa formula in cui, da mesi, i mercati leggono il segnale dello stop alla manovra di rialzo dei tassi.

Il Consiglio ribadisce di essere "determinato ad assicurare il ritorno tempestivo dell'inflazione all'obiettivo del 2 per cento nel medio termine". E che "le decisioni assicureranno che i tassi di riferimento siano fissati su livelli sufficientemente restrittivi finché sarà necessario".

Per questo "continuerà a seguire un approccio guidato dai dati nel determinare livello e durata adeguati dell'orientamento restrittivo. In particolare, le decisioni sui tassi di interesse saranno basate sulla valutazione delle prospettive di inflazione alla luce dei dati economici e finanziari più recenti, della dinamica dell'inflazione di fondo e dell'intensità della trasmissione della politica monetaria".

Bce: debolezza crescita a fine anno, dovrebbe rafforzarsi nel 2024

Nel terzo trimestre del 2023 l'economia dell'area dell'euro ha registrato una lieve contrazione, principalmente per effetto di un calo delle scorte. Le condizioni di finanziamento più restrittive e la modesta domanda estera continueranno probabilmente a gravare sull'attività economica nel breve termine. Si delineano prospettive particolarmente deboli per i settori manifatturiero e delle costruzioni, i due comparti colpiti in misura maggiore dai più elevati tassi di interesse". Lo rileva la Bce nel Bollettino economico.

"Anche nel settore dei servizi l'attività dovrebbe rallentare nei prossimi mesi", si legge.

Invece "il mercato del lavoro continua a sostenere l'economia. Il tasso di disoccupazione - rileva la Bce - si è collocato al 6,5 per cento a ottobre e l'occupazione è cresciuta dello 0,2 per cento nel terzo trimestre. Nel contempo, l'indebolimento dell'economia frena la domanda di manodopera, con un calo degli annunci di offerte di lavoro da parte delle imprese negli ultimi mesi. Nonostante il maggior numero di occupati, inoltre, il totale delle ore lavorate è sceso dello 0,1 per cento nel terzo trimestre".

Secondo le previsioni del dicembre scorso, "gli indicatori di breve periodo disponibili suggeriscono il protrarsi della debolezza dell'attività economica nel quarto trimestre del 2023". Mentre "l'espansione economica dovrebbe tuttavia rafforzarsi a partire dagli inizi del 2024 - aggiunge la Bce - con l'aumentare del reddito disponibile reale, sostenuto dall'inflazione in calo, dalla robusta crescita dei salari e dalla tenuta dell'occupazione, e con l'allinearsi della dinamica delle esportazioni ai miglioramenti della domanda estera".

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