L'aeroporto di Roma Fiumicino ha inaugurato il più grande impianto fotovoltaico in autoconsumo mai realizzato in un contesto aeroportuale d'Europa. Con 55.000 pannelli solari e una potenza iniziale di 22 MWp, l'impianto fotovoltaico nell'aeroporto di Fiumicino si estende lungo la pista 3, con l'obiettivo di tracciare la rotta per un futuro dell'aviazione più sostenibile. Frutto di un investimento da 50 milioni di euro, il progetto di Aeroporti di Roma (ADR) punta però a raggiungere i 60 MWp entro il 2030. Ma in cosa consiste questa nuova Solar Farm e com'è strutturata?
Com'è l'impianto fotovoltaico nell'aeroporto di Fiumicino
La nuova Solar Farm di Roma Fiumicino, quindi, rappresenta il più grande impianto fotovoltaico in autoconsumo costruito in un aeroporto europeo, e si posiziona tra i più estesi a livello globale. Situato lungo il lato est della pista 3, si estende su una superficie di 340.000 metri quadrati, pari a circa 2,5 chilometri.
Cuore pulsante di questa infrastruttura sono i 55mila pannelli solari in silicio monocristallino di ultima generazione che, disposti su un'area di appunto 340mila metri quadrati, offrono una potenza iniziale di 22 MWp (Megawatt-peak), con una produzione energetica stimata di oltre 30 milioni di kilowattora (kWh) all'anno. Che, tradotto, significa ad esempio un'energia sufficiente a coprire il fabbisogno annuale di 30.000 famiglie italiane o a ricaricare oltre un milione di veicoli elettrici.
Soluzioni tecnologiche e intelligenza artificiale integrate nella Solar Farm
L'infrastruttura inaugurata nell'aeroporto di Fiumicino integra soluzioni tecnologiche di ultima generazione: sono presenti infatti pannelli monocristallini che vogliono dare una massima efficienza energetica, mentre un sistema di intelligenza artificiale gestirà i flussi energetici per massimizzare la produzione. L’installazione del sistema di accumulo, previsto nei prossimi anni, utilizzerà batterie riciclate.
L'impatto ambientale e l'obiettivo Net Zero Carbon
Il progetto si inserisce nella strategia ESG di ADR e del gruppo Mundys, con l’obiettivo di raggiungere il Net Zero Carbon entro il 2030, anticipando di 20 anni gli standard del settore aeroportuale. Attualmente, con i suoi 22 MWp di potenza, la nuova Solar Farm riduce di oltre 11.000 tonnellate annue le emissioni di anidride carbonica. Ma nei prossimi cinque anni, l’espansione dell'impianto già prevista porterà la capacità a 60 MWp, grazie all’aggiunta di nuovi pannelli e a un sistema di accumulo da 10 MWh con batterie riciclate provenienti da veicoli elettrici.
Questo garantirà una gestione ottimale dell’energia, anche nelle ore di minor produzione solare. L'obiettivo dei prossimi anni è dunque quello di raddoppiare di fatto la capacità produttiva e l'impatto positivo che vuole avere sull'ambiente.
Gli investimenti fatti per la realizzazione dell'impianto
La realizzazione dell'impianto fotovoltaico all'interno dell'aeroporto di Fiumicino ha richiesto un investimento di 50 milioni di euro. Questa spesa si inserisce in un piano più ampio di Aeroporti di Roma che prevede diversi interventi per la generazione di energia rinnovabile e la mobilità sostenibile, per un valore complessivo di oltre 200 milioni di euro.
Fiumicino, un modello per gli altri scali aeroportuali
Il nuovo impianto fotovoltaico presenta quindi delle caratteristiche che vogliono renderlo un modello di riferimento per altri scali aeroportuali, sia in Europa che a livello globale. Non vuole rappresentare infatti solo una risposta alle esigenze energetiche dell'aeroporto, ma anche un esempio concreto di come le infrastrutture possano svolgere un ruolo più attivo nella sostenibilità ambientale, oltre alla loro funzione primaria di facilitazione della mobilità.
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