
L'inflazione accelera per il nono mese consecutivo, raggiungendo a marzo 2022 un livello, +6,7%, che non si registrava da luglio 1991. Secondo le stime preliminari dell'Istat, a marzo 2022, l'indice nazionale dei prezzi al consumo in Italia ha registrato un aumento dell'1,2% su base mensile e del 6,7% su base annua, da +5,7% del mese precedente.t Tensioni inflazionistiche continuano a diffondersi con la crescita dei prezzi del cosiddetto "carrello della spesa" che accelera di quasi un punto percentuale, portandosi a +5%.
L'accelerazione dell'inflazione su base tendenziale è dovuta anche questo mese prevalentemente ai prezzi dei Beni energetici (la cui crescita passa da +45,9% di febbraio a +52,9%), in particolare a quelli della componente non regolamentata (da +31,3% a +38,7%), e, in misura minore, ai prezzi dei Beni alimentari, sia lavorati (da +3,1% a +4%) sia non lavorati (da +6,9% a +8,0%) e a quelli dei Beni durevoli (da +1,2% a +1,9%); i prezzi dei Beni energetici regolamentati continuano a essere quasi doppi di quelli registrati nello stesso mese dello scorso anno (+94,6%, come a febbraio). I Servizi relativi ai trasporti, invece, registrano un rallentamento (da +1,4% a +1%). Accelerano sia i prezzi dei Beni alimentari, per la cura della casa e della persona (da +4,1% a +5%) sia quelli dei prodotti ad alta frequenza d'acquisto (da +5,3% a +6,9%)
L'aumento congiunturale dell'indice generale è dovuto, per lo più, ai prezzi dei Beni energetici non regolamentati (+8,9%) e in misura minore dei Beni alimentari lavorati (+1%), dei Servizi relativi ai trasporti (+0,9%), dei Beni durevoli (+0,7%) e degli Alimentari non lavorati (+0,6%). L'inflazione acquisita per il 2022 è pari a +5,3% per l'indice generale e a +1,6% per la componente di fondo. L'"inflazione di fondo", al netto degli energetici e degli alimentari freschi, accelera da +1,7% a +2% e quella al netto dei soli beni energetici da +2,1% a +2,5%.
Su base annua accelerano in misura ampia i prezzi dei beni (da +8,6% a +10,2%), mentre quelli dei servizi rimangono stabili (+1,8%%); si allarga quindi il differenziale inflazionistico negativo tra questi ultimi e i prezzi dei beni (da -6,8 punti percentuali di febbraio a -8,4).
Secondo le stime preliminari, l'indice armonizzato dei prezzi al consumo (Ipca) aumenta del 2,6% su base mensile, prevalentemente per effetto della fine dei saldi invernali, di cui il Nic non tiene conto, e del 7% su base annua (da +6,2% di febbraio).
Inflazione, carrello della spesa
A marzo crescono ancora i prezzi dei prodotti del carrello della spesa degli italiani. Secondo le stime preliminari dell'Istat, accelerano sia i prezzi dei Beni alimentari, per la cura della casa e della persona (da +4,1% a +5%) sia quelli dei prodotti ad alta frequenza d'acquisto (da +5,3% a +6,9%).
Inflazione Germania oggi
Nuovo balzo e nettamente superiore al previsto dell'inflazione in Germania a marzo: secondo i dati diffusi oggi sull'inflazione, la crescita dei prezzi al consumo ha raggiunto il 7,3% su base annua, a fronte del 5,1% di febbraio. Secondo la stima preliminare dell'agenzia federale di statistica, Destatis, in un mese i prezzi sono cresciuti del 2,5%.
A spingere al rialzo l'indice generale è sempre innanzitutto la voce energia, che a marzo ha visto i prezzi schizzare al più 39,5%, nel paragone su base annua, a fronte del più 22,5% di febbraio.
Inflazione Francia marzo 2022
I prezzi al consumo francesi sono aumentati del 4,5% a marzo, secondo le stime diffuse dall'istituto nazionale di statistica francese Insee, dopo un incremento del 3,6% a febbraio. Secondo l'Insee l'aumento dell'inflazione in Francia a marzo 2022 è dovuto a un'accelerazione della crescita dei prezzi dell'energia, degli alimentari e misura minore dei servizi, mentre i prezzi dei manufatti rallentano. Su base mensile l'aumento dei prezzi è dell'1,4% dopo il più 0,8% di febbraio.
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