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Tra spesometro, riccometro e redditometro i contribuenti non avranno via di scampo. La lotta all'evasione è l'obiettivo principale perseguito dal fisco che è pronto ad utilizzare ogni strumento per stanare e colpire i cosiddetti finti poveri. Vediamo in che modo

Spesometro 2014: dal 10 e dal 22 aprile 2014 imprese, commercianti al dettaglio e professionisti dovranno effettuare lo spesometro, la comunicazione al fisco delle operazioni rilevanti ai fini iva, le cessioni e prestazioni di beni e servizi ai singoli privati quando superano l'importo di 3.600 euro. Dal 30 aprile 2014, invece, dovranno comunicare al fisco gli acquisti sopra i 3.600 euro effettuati con strumenti tracciabili come pos e carte di credito. I pagamenti che fanno scattare l'obbligo dello spesometro sono quelli relativi ai viaggi; all'acquisto di auto; all'acquisto di gioielli, opere d'arte e preziosi; all'acquisto di abbigliamento e accessori; all'acquisto di mobili ed elettrodomestici; all'iscrizione in palestre e circoli sportivi

Riccometro 2014: è il nuovo isee 2014, ovvero il calcolo della situazione reddituale dei contribuenti da cui scovare finti poveri che godono, senza averne diritto, delle prestazioni assistenziali da parte dello stato. E con l'obiettivo di combattere la piaga di chi sfrutta le prestazioni agevolate senza averne diritto il nuovo isee sfrutterà anche alle informazioni sui risparmi che potranno emergere dai conti correnti

Redditometro 2014: si tratta dello strumento di accertamento sintetico del reddito che effettua controlli sui redditi 2009. Quando al fisco arriveranno tutte le informazioni, queste ultime saranno considerate spese certe e l'agenzia delle entrate potrà avviare i controlli necessari. Il redditometro sta per debuttare con l'invio di 20mila lettere ai contribuenti soggetti a controllo in seguito a uno scostamento del 20 per cento tra quanto speso e quanto dichiarato

 

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