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Ecobonus, la nuova normativa mette a rischio la qualità dei servizi
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Parcelle dei professionisti a rischio con le nuove regole sull’ecobonus. Architetti, ingegneri e geometri dovranno infatti attenersi ai nuovi massimali stabiliti dalla legge non solo per i prodotti ma anche per i servizi.

Il decreto allo studio del Ministero dello Sviluppo Economico, che stabilisce i parametri tecnici degli interventi di efficientamento energetico, si occupa infatti anche in generale di fissare i massimali di spesa per ogni metro quadro o kilowattora. Dove con spesa si intende, oltre che l’acquisto dei materiali, anche il pagamento delle parcelle dei professionisti. Le cifre, inoltre, si considerano comprensive di Iva. Il che significa che, oltre una certa cifra, l’ecobonus non sarà erogato. Questo costringerà quindi coloro che dovranno effettuare lavori a lunghe trattative con i professionisti, i quali saranno costretti a rinunciare a parte dei propri emolumenti, se non interamente al lavoro. O a fornire prestazioni fortemente limitate.

Per farsi un’idea, il Sole 24 Ore ipotizza l’esempio della realizzazione di un cappotto termico per cui, da decreto, sia previsto un massimale di 200 euro al metro quadro. Considerando la somma di opere e progettazione, tale cifra potrebbe risultare davvero troppo bassa, considerato che, per un edificio di sei piani con 24 appartamenti e 1.600 metri quadrati di cappotto, il costo complessivo potrebbe arrivare a 250 mila euro Iva esclusa. La sola via resta chiedere sconti sui prodotti e ai professionisti. Con il rischio di avere però delle prestazioni sotto la media.

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