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Le indicazioni Arera
Le indicazioni dell'Arera GTRES

La delibera dell'Arera 158/2020 disciplina la riduzione della Tari 2020, in particolare per le utenze non domestiche colpite dalla crisi determinata dall'emergenza Covid-19. Vediamo quanto specificato.

Come indicato dalla stessa Arera in merito alla delibera 158/2020: "Il presente provvedimento reca prime misure volte a mitigare gli effetti sulle varie categorie di utenze derivanti dalle limitazioni introdotte a livello nazionale o locale dai provvedimenti normativi adottati per contrastare l'emergenza da Covid-19. In particolare, il provvedimento prevede - nell'ambito della disciplina dei corrispettivi applicabili alle utenze del servizio di gestione integrata dei rifiuti, urbani e assimilati - alcuni fattori di rettifica per talune tipologie di utenze non domestiche (al fine di tener conto del principio "chi inquina paga", sulla base della minore quantità di rifiuti producibili in ragione della sospensione delle relative attività) e di specifiche forme di tutela per quelle domestiche (in una logica di sostenibilità sociale degli importi dovuti)".

Come sottolineato da un articolo del Sole 24 Ore, per le utenze non domestiche rappresentate da tutte quelle attività - "dai bar ai ristoranti, dai parrucchieri ai negozi di abbigliamento" - interessate dai diversi Dpcm, "i Comuni e le società di gestione dell'igiene urbana dovranno applicare lo sconto alla quota variabile della tariffa, quella (più importante) che in teoria misura l'utilizzo del servizio in base al principio 'chi inquina paga' (la quota fissa remunera i costi generali come l'impiantistica o lo spazzamento)". Secondo quanto spiegato, spetta all'ente territorialmente competente provvedere a individuare i giorni di chiusura previsti per le diverse attività economiche "sulla base dei quali applicare il fattore di correzione". Quindi la riduzione della Tari è proporzionale ai giorni di chiusura.

Per le imprese e gli studi professionali che invece hanno chiuso spontaneamente, la riduziona della Tari è facoltativa. In questo caso, "il Comune o l'Autorità d'ambito possono decidere non solo se prevedere o meno agevolazioni, ma sono liberi anche nell'identificarne il funzionamento: l'unica indicazione è che i tagli in bolletta siano commisurati ai minori quantitativi di rifiuti prodotti". La riduzione facoltativa della Tari si può eventualmente ottenere attestando il periodo di chiusura dell'attività e documentando "la minore produzione di rifiuti". Attestazione che spetta agli utenti.

La delibera 158/2020 dell'Arera si occupa poi delle famiglie. In particolare, i Comuni "potranno applicare la tariffa leggera alle famiglie in difficoltà economica che rispettano i requisiti previsti per i bonus sociali di acqua ed elettricità".

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