Ricevere posta indirizzata a qualcun altro è un evento più comune di quanto si pensi, ma come bisogna comportarsi in questi casi? Cosa fare se si riceve la posta di altri? Spesso si tratta di semplici errori del postino, ma è importante sapere come agire, soprattutto per evitare problemi legali.
Se dovesse capitare di ricevere una lettera indirizzata a un’altra persona, è preferibile riportarla all’ufficio postale, specificando eventualmente che è stata aperta per sbaglio. Qualora il destinatario abitasse vicino, si potrebbe anche consegnargliela personalmente, mantenendo però la dovuta riservatezza. È essenziale non leggere ciò che c’è scritto all’interno, poiché accedere al contenuto della posta altrui può essere considerato una violazione della corrispondenza, costituendo un reato perseguibile dalla legge.
Cosa fare se arriva la posta sbagliata?
A volte può capitare di ricevere la posta sbagliata e in questi casi è importante sapere in che modo comportarsi, non solo per tutelare la privacy degli altri, ma anche per evitare sanzioni e conseguenze anche penali, visto che le leggi italiane sono molto chiare.
Ricevere posta di altri può accadere per vari motivi: il postino, ad esempio, può aver sbagliato la consegna, oppure un indirizzo è stato scritto in modo non corretto, o ancora continua ad arrivare la corrispondenza di un vecchio inquilino che occupava in precedenza l’immobile.
Cosa fare se ricevo posta non mia? La prima regola è non aprire la corrispondenza indirizzata a un’altra persona, visto che un gesto simile può costare caro, trattandosi di un vero e proprio reato. Il secondo passo è controllare con attenzione l’intestazione della posta ricevuta: se il destinatario è un vicino o una persona che si conosce, allora si può cercare di contattarlo per recapitargli la posta. Se, al contrario, non si conosce il destinatario, si hanno a disposizione alcune opzioni:
- restituire al mittente: se sulla busta è indicato chiaramente il suo indirizzo, si può scrivere "Restituire al mittente – destinatario sconosciuto" e inserirla di nuovo in una buca delle lettere o consegnarla all’ufficio postale;
- avvertire il postino: in caso di errore ricorrente, è utile una segnalazione al postino, oppure si può contattare l’ufficio postale più vicino per chiedere una verifica sulla corretta assegnazione degli indirizzi.
Cosa fare se si riceve posta non propria?
Simile il comportamento da seguire quando si riceve posta non propria, ossia destinata a qualcun altro. Tre sono le cose da tenere a mente: non aprire, non trattenere, non distruggere. Partiamo da quest’ultimo, evidenziando che anche nel caso in cui il contenuto della posta dovesse essere irrilevante, ad esempio pubblicità promozionale, non si è autorizzati a gestire la corrispondenza di altri, quindi non si ha la libertà di cestinarla.
In secondo luogo non bisogna trattenere la posta, quindi si può cercare un modo per farla recapitare al destinatario, apponendo la dicitura "destinatario sconosciuto" o "non abita più qui", per poi reinserire la busta nella cassetta della posta o consegnarla all’ufficio postale.
La posta non propria non si deve aprire, ma se ciò è accaduto per sbaglio, si dovrà richiudere la busta con del nastro, avvisando il destinatario dell’inconveniente e assicurando in merito all’integrità del contenuto. In alternativa si potrà restituire la corrispondenza all’ufficio postale, informandolo dell’apertura avvenuta per errore.
Come agire se il postino sbaglia la consegna della posta
Quando la posta è consegnata all’indirizzo sbagliato, spesso capita che sia il postino a commettere l’errore, per via di un’intestazione scritta male o per la mancata indicazione dei nomi sulla cassetta postale. Quando il postino sbaglia frequentemente la consegna della posta, si può agire in vari modi:
- avvisare il portalettere: in prima battuta si può informare il postino dell’errore, spiegando quanto accaduto;
- contattare l’ufficio postale: segnalare l’errore direttamente a Poste Italiane, presentando un reclamo online o recandosi presso un ufficio postale;
- sistemare la cassetta postale: assicurarsi che sulla buca delle lettere siano scritti chiaramente i nomi, invitando eventualmente altri condomini a fare altrettanto.
Che fare con la corrispondenza del vecchio inquilino
Un caso molto frequente riguarda la posta indirizzata a ex inquilini che non hanno comunicato il cambio di residenza. In situazioni come queste, l’attuale residente non ha alcun obbligo di inoltrare la posta, ma può contribuire alla corretta restituzione in diversi modi.
Se si tratta di raccomandate, si possono rimandare al mittente, mentre in presenza di posta ordinaria si può tentare di rintracciare il vecchio inquilino, oppure se non si riesce, si può scrivere “trasferito” o “non abita più qui”, restituendo le lettere al postino o all’ufficio postale. In alternativa, si può trattenere la corrispondenza per qualche tempo, in attesa che sia il vecchio inquilino a rintracciarci.
Cosa rischia chi apre la posta altrui?
Una delle domande che in tanti si pongono è: cosa succede se apro la posta di qualcun altro? Per rispondere a questo interrogativo vengono in aiuto precise indicazioni che giungono dalla Costituzione italiane dal Codice penale. L’articolo 15 della Costituzione recita:
“La libertà e la segretezza della corrispondenza e di ogni altra forma di comunicazione sono inviolabili. La loro limitazione può avvenire soltanto per atto motivato dell'autorità giudiziaria con le garanzie stabilite dalla legge”.
A spiegare, invece, cosa accade se si apre la posta altrui è l’articolo 616 del Codice penale:
“Chiunque prende cognizione del contenuto di una corrispondenza a lui non diretta, senza giusta causa, è punito con la reclusione fino a un anno o con la multa da 30 a 516 euro”.
Non fa alcuna differenza se la posta è stata consegnata per errore nella propria cassetta: visto che non si è il destinatario di quella corrispondenza, non si ha alcun diritto legale di aprirla o utilizzarne il contenuto, perché il principio è la tutela della privacy e della segretezza della posta, a prescindere dal grado di importanza della stessa.
La violazione della cassetta postale è reato?
Come l’apertura della posta altrui è punita con sanzioni amministrative e penali, così anche la violazione della cassetta postale è un comportamento sanzionato dalla legge. Accedere, forzare o frugare nella cassetta di un’altra persona può configurare diversi reati, come ad esempio violazione di domicilio se l’atto implica un’invasione della sfera privata di un’abitazione.
Il reato di furto si perfeziona in caso di sottrazione della corrispondenza, senza dimenticare quello di danneggiamento, visto che la cassetta della posta è una cosa esposta alla pubblica fede.
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