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La Commissione Europea ha aggiornato al ribasso le previsioni sulla crescita economica dei Paesi dell'Ue. L'insieme dell'Unione crescerà dell'1,5% quest'anno, cifra ben lontana dall0 0,2% dell'Italia, fanalino di coda tra gli Stati membri.

Il Paese con il maggior tasso di crescita sarà Malta, con una previsione del 5,2% e del 4,6%. A seguire Irlanda e Slovacchia, con un 4,1%. I Paesi dell'Est saranno i protagonisti questo biennio, con una crescita del Pil superiore alle grandi potenze. Buon pronostico anche per la Spagna che crescerà del 2,1% nel 2019 e dell'1,9% nel 2020.

Se la media dell'UE si attesta intorno all1,5% (1,7% nel 2020), non solo l'Italia, ma anche Francia, Gran Bretagna, Germania, Italia, Svezia e Belgio sono gli unici Paesi che cresceranno meno che la media. Il Pil della Germania scenda dall'1,1% dall'1,8% delle stime precedenti, mentre quello dell'Olanda all'1,7% dal 2,4% con un taglio per entrambi i Paesi dello 0,7% rispetto alle previsioni dell'autunno.

Come anticipato, il nostro Paese è fanalino di coda dell'Ue, con una crescita dello 0,2% nel 2019, mentre nel 2020 sarà dello 0,8%. Secondo le previsioni "l'economia italiana ha cominciato a perdere slancio all'inizio del 2018, ma mentre la frenata era "largamente dovuta al commercio mondiale meno dinamico, il recente allentamento dell'attività economica è dovuto a una domanda interna pigra, in particolare su investimenti, mentre pesa l'incertezza legata alla policy del Governo e l'aumento dei costi di finanziamento".

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