Soprattutto d’estate, molte persone decidono di noleggiare un’auto per le vacanze, magari in aeroporto e a lungo termine. Vediamo a cosa stare attenti per evitare rischi imprevisti.
Tra le varie opzioni per noleggiare un’auto c’è anche quella, sempre più diffusa del car sharing o noleggio a lungo termine condiviso. Quest’ultima è la novità più recente, sostanzialmente chi ha una vettura in uso con questa formula può condividerla con altre persone che si registrano su una piattaforma riconosciuta dal noleggiatore, che percepirà da queste persone un corrispettivo per le ore e/o i chilometri da loro fruiti.
Di un importo analogo viene diminuito il canone dovuto all’operatore da chi accetta di condividere l’auto che ha preso a noleggio. Ma chi si iscrive, spesso, non conosce a pieno gli impegni che si assume, questi sono specificati in un lungo e dettagliato regolamento, che il più delle volte viene letto solo sommariamente o parzialmente.
Tra gli obblighi c’è quello di comunicare immediatamente qualsiasi evento riguardi l’utilizzatore temporaneo del veicolo e possa influire sulla sua capacità di guida come eventuali incidenti, sospensioni della patente o addirittura semplici smarrimenti di questo documento.
Spesso, tra l’altro, il noleggiatore fissa divieti più severi rispetto a quelli previsti dal Codice della strada, come per esempio quello di bere alcol (a quel punto, il tasso alcolemico ammesso è zero per tutti, che invece il Codice impone solo a neopatentati e autisti di professione).
Nel contratto, inoltre, il cliente dichiara, direttamente o indirettamente, di aver controllato che l’auto noleggiata non solo è integra, ma anche perfettamente idonea a circolare. Dunque, una volta messa la firma sul contratto, ci si prende la responsabilità, il che implicherebbe un attento e minuzioso controllo di tutte le componenti del veicolo.
Lo stesso problema si pone anche con il noleggio tradizionale, per questo sarebbe opportuno scegliere l’opzione contrattuale che prevede l’azzeramento di ogni franchigia e rende di fatto superfluo ispezionare il veicolo prima di ritirarlo. I costi, chiaramente, salgono sensibilmente rispetto a quelli pubblicizzati, ma si evita che al minimo inconveniente (come un graffio per un errore in manovra o un atto vandalico) si debba rispondere di danni nell’ordine delle migliaia di euro.
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