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Si discute della riapertura da maggio 2021 di quelle attività a lungo chiuse nella bozza delle linee guida che le regioni presentano giovedì 15 aprile al governo. Dai ristoranti alle palestre, passando per bar, cinema e musei vediamo quali sono le ipotesi in campo.

Il primo criterio da seguire è quello dei contagi. Le riaperture a maggio saranno possibili solo nel caso in cui  la curva e la campagna vaccinale lo permetterà. Da maggio 2021 dovrebbe esserci la riapertura di cinema e teatri. Secondo un protocollo presentato dal ministro Francescini le aperture potrebbero avvenire con maggior presenza di pubblico, e, come abbiene in tanti Paesi europei, si dovrebbe consentire alle regioni di sperimentare in determinati luoghi all'aperto.

Per quanto riguarda la riapertura delle palestre, sarà rilevata la temperatura corporea, impedendo l'accesso in caso di temperatura oltre 37.5º. La distanza personale deve essere di un metro tra le persone quando non svolgono attività fisica e di due metri quando la svolgono. Per la riapertura delle piscine, invece, la distanza si calcola assicurand almeno sette metri quadri di superficie d'acqua a persona. Tra le attrezzature (lettini e sedie a sdraio) deve essere garantita una distanza di almeno 1,5 metri. 

Uno dei punti fondamentali della richiesta delle regioni al governo, è la riapertura dei ristoranti a pranzo e a cena. Si pensa a una distanza minima di due metri al chiuso e di un metro all'aperto. Obbligo di mascherine per i clienti, quando non sono seduti, e invito ad usare il menú digitale. Nei bar, pasticcerie, gelaterie dove non ci sono posti a sedere vanno limitati gli accessi. Nei locali che dispongono di posti a sedere consumazione al tavolo dopo le 14 obbligatoria.

 

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