Smart working fino al 30 settembre. È questa una delle ipotesi più plausibili emersa dal tavolo di confronto tra le parti sociali e il ministro del Lavoro.
Un'estensione del regime di lavoro agile emergenziale, un approfondimento tecnico sulle questioni più critiche che possono emergere dalla diffusione del lavoro agile e la definizione di un accordo quadro all'interno del quale si può sviluppare la negoziazione. Il ministero del Lavoro ha anche assunto l'impegno a verificare la possibilità di utilizzare strumenti di incentivazione per favorire questo processo. È quanto è emerso dal tavolo di confronto con le parti sociali sul lavoro agile che si è tenuto questo pomeriggio.
"Il ritorno alla disciplina ordinaria - ha detto in apertura il ministro del Lavoro, Andrea Orlando - dovrà avvenire riflettendo su punti di forza e di debolezza che sono emersi durante questo lungo periodo di sperimentazione di lavoro agile emergenziale. In vista della definizione di una normativa post emergenza, o comunque di un suo superamento, credo sia utile riflettere su come si è planeato il ritorno alla normalità. Per questo ritengo fondamentale il confronto e le indicazioni che provengono dalle parti sociali e dalla conseguente contrattazione che il ministero intende favorire e se possibile incentivare."
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