Tra norme cassate Superbonus aziende, Rgs 'bacchetta' su ambulanti
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Askanews

Novità per il decreto Sostegni 2021 che ha ottenuto il via libera dal Senato. Il decreto Sostegno da 32 miliardi di euro varato dal governo Draghi per fronteggiare le molteplici emergenze economiche dovute alla pandemia, ha visto diverse novità introdotte dalle commissioni Bilancio e Finanze. Le modifiche valgono circa 750 milioni di euro, ma non tutte hanno passato il vaglio sulle coperture della Ragioneria generale dello Stato.

Il decreto Sostegni  passerà ora all'esame della Camera dove il testo sarà discusso in Aula a partire da lunedì 17 e l'ok definitivo è atteso per mercoledì 19 in diretta tv.

Tornando alle modifiche di Palazzo Madama, lo stop della Ragioneria generale dello Stato alla possibilità di cedere i crediti d'imposta di Transizione 4.0 ha fatto infuriare il Movimento Cinque Stelle che ha poi ottenuto che ci sarà un approfondimento e si valuterà se e come inserirlo nel dl Sostegni bis che è sarà sul tavolo del Consiglio dei ministri non prima della prossima settimana. Cassata anche la possibilità di cedere il credito o lo sconto al posto delle detrazioni fiscale per le spese sostenute per 'l'acquisto di mobili ed elettrodomestici' e per interventi per 'realizzare autorimesse o posti auto pertinenziali'.

La Rgs ha 'bacchettato' i senatori anche sulla proroga della validità delle concessioni per gli ambulanti per i 90 giorni successivi alla fine dell'emergenza (31 luglio) esprimendo 'forti perplessità nei confronti di una proroga sine die' e ricordando gli 'ormai pacifici e sovraordinati principi di concorrenza e trasparenza' che richiedono gare pubbliche alla scadenza delle concessioni.

Due stop sono arrivati anche dalla presidenza del Senato: quelli alla impignorabilità del reddito di cittadinanza e all'inquadramento dei profili di assistente sociale, sociologo ed operatore socio-sanitario nel ruolo socio-sanitario nell'ambito del personale dipendente degli enti e delle aziende del Ssn.

Per effetto delle spinte centrifughe e opposte arrivate dalle varie anime della composita maggioranza, è stata confermata senza modifiche la norma che condona le cartelle fino a 5mila euro a chi ha un reddito sotto i 30mila euro.

Queste le novità principali che sono state approvate dalle commissioni e sono entrate nel maxiemendamento. 

 

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