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Maggiorazione dell’assegno sociale 2021, da quando decorre?
GTRES

Una recente sentenza della Corte di Cassazione ha fatto chiarezza sui termini che danno diritto alla maggiorazione dell’assegno sociale 2021. Vediamo, in caso se ne abbia diritto, da quando scatta l’adeguamento.

Nel dettaglio, la maggiorazione dell’assegno sociale 2021 (12,92 euro al mese) scatta per gli over 65 che rispettano determinati requisiti riferiti al reddito personale, che non deve superare i:

  • 983,64 euro, per i pensionati non coniugati;
  • 686,18 euro, per i pensionati coniugati.

La maggiorazione, invece, è concessa solo parzialmente nel caso in cui il reddito è compreso tra i:

  • 5.983,64 euro e 6.151,60 euro, per i pensionati non coniugati;
  • 12.686,18 euro e 12.854,14 euro, per i pensionati coniugati.

Concorrono a determinare l’importo della maggiorazione dell’assegno sociale i redditi di qualsiasi natura al netto dell’imposizione fiscale e contributiva, anche quelli esenti da imposte, soggetti a ritenuta alla fonte a titolo d’imposta o imposta sostitutiva, nonché agli assegni alimentari corrisposti secondo le norme del codice civile.

Va sottolineato, però, che la maggiorazione dell’assegno sociale 2021 non è automatico. I giudici della Corte di Cassazione, infatti, hanno spiegato che l’effetto sostitutivo automatico dell’assegno sociale non si estende anche alla maggiorazione. In quanto prestazione assistenziale, infatti, si rivolge a cittadini fragili over 65 sprovvisti dei mezzi necessari per vivere.

Per questo, la maggiorazione dell’assegno sociale per i cittadini in età pensionabile richiede un’apposita ed esplicita domanda per l’adeguamento dell’importo. Pertanto, la decorrenza ha effetto soltanto dal primo giorno del mese successivo a quello di presentazione della domanda di maggiorazione dell’assegno sociale.

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