In arrivo misure specifiche per le zone montane, con l'obiettivo di svilupparle e valorizzarle. A prevederle un disegno di legge approvato in via preliminare dal Consiglio dei ministri del 10 marzo 2022. Ma vediamo di cosa si tratta nel dettaglio.
Nello specifico, il Consiglio dei ministri, su proposta del ministro per gli Affari regionali e le autonomie Mariastella Gelmini, ha approvato, in esame preliminare, un disegno di legge recante "Disposizioni per lo sviluppo e la valorizzazione delle zone montane".
Il provvedimento per le zone montane, come spiegato, introduce misure organiche il cui scopo è favorire lo sviluppo economico e la ripresa di tanti territori che avranno l'opportunità di diventare sempre più una risorsa per il Paese.
Ma non solo, il disegno di legge per lo sviluppo e la valorizzazione delle zone montane approvato in via preliminare dal Consiglio dei ministri del 10 marzo 2022 si pone anche l'obiettivo di contrastare lo spopolamento della montagna italiana, raccogliendo in un testo unitario e sistematico interventi normativi per la riduzione delle condizioni di svantaggio dei Comuni montani.
Classificazione dei Comuni montani
Il disegno di legge regolamenta l'individuazione dei Comuni montani e disciplina i parametri ulteriori per accedere agli incentivi e ai sostegni previsti.
Strategia Nazionale per la Montagna Italiana (SNAMI)
Il ministro per gli Affari regionali e le autonomie, attraverso la Strategia Nazionale per la Montagna Italiana (SNAMI), individua le linee strategiche per la crescita e lo sviluppo economico e sociale, l'accessibilità dei servizi essenziali e delle infrastrutture digitali, il godimento effettivo dei diritti fondamentali della persona nei territori montani.
La SNAMI verrà finanziata grazie al Fondo per lo sviluppo delle montagne italiane (FOSMIT) - in cui confluiscono le risorse del Fondo nazionale per la montagna e del Fondo integrativo per i Comuni montani - per il quale l'ultima legge di Bilancio ha previsto lo stanziamento di 100 milioni per il 2022 (prima erano 29,5 milioni) e 200 milioni a decorrere dal 2023.
Misure
Ma quali sono nel dettaglio gli interventi previsti per favorire lo sviluppo economico e il ripopolamento dei centri montani? Secondo quanto reso noto, il disegno di legge interviene, in modo particolare, attraverso lo sviluppo dei seguenti punti:
sanità di montagna (incentivi ai medici e agli operatori sanitari che decideranno di andare a lavorare negli enti montani);
scuole di montagna (incentivi agli insegnanti che prestano servizio in aree montane con contratti a termine);
servizi di telefonia mobile e accesso a internet;
incentivi agli imprenditori agricoli e forestali (crediti di imposta per gli imprenditori agricoli e forestali che esercitano la propria attività nei comuni montani);
misure fiscali di favore per le imprese montane "giovani" (crediti di imposta per tre anni alle piccole e medie imprese guidate da giovani con meno di 36 anni che avvieranno un'attività in un comune di montagna);
misura "Io resto in montagna" (interessi passivi dei mutui prima casa detraibili ad ampio raggio per chi non ha ancora compiuto 41 anni e si trasferisce in un comune con popolazione fino a 2.000 abitanti).
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