Le due associazioni hanno lanciato un comunicato congiunto
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Askanews

Tra le ipotesi messe sul tavolo nel confronto tra governo e associazioni del settore dopo lo stop alla cessione del credito e allo sconto in fattura del superbonus, dalle banche ai costruttori, c'è quella di aprire alla compensazione nell'F24 dei crediti del superbonus e degli altri bonus fiscali. In attesa che il nodo crediti incagliati venga sciolto, sull'argomento è stato emesso un comunicato congiunto proprio da Abi (associazione bancari italiani ) e Ance (Associazione nazionale costruttori edili) che hanno sottolineato come l'utilizzo degli F24 sia "indispensabile per risolvere il problema che sta mettendo in difficoltà il mondo delle imprese"

 "Per far fronte all'emergenza della cessione dei crediti fiscali rivenienti dai bonus edilizi delle imprese non bastano gli acquisti e gli impegni ad acquistare già assunti dalle banche, occorre una misura tempestiva che consenta immediatamente alle banche di ampliare le capacità di acquisto utilizzando anche una parte dei debiti fiscali raccolti con gli F24". Lo affermano ABI e ANCE in una nota congiunta.

"In vista della del tavolo tecnico annunciato ieri dal Ministro dell'Economia in tema di superbonus" le due associazioni "ritengono che l'utilizzo degli F24 sia indispensabile per ampliare la capacità di compensazione fiscale e risolvere il problema dei crediti incagliati che sta mettendo in grande difficoltà il sistema delle imprese".

ABI e ANCE "ribadiscono che la proposta dell'F24, ha il vantaggio di essere applicabile in tempi molto rapidi, di facile realizzazione e non avrebbe alcun impatto aggiuntivo sulla finanza pubblica. La Commissione di inchiesta sulle banche, a fine giugno 2022 ha indicato che "nel biennio 2020-2022, le banche hanno assunto impegni per crediti fiscali pari complessivamente a 76.989.096.317€, saturando la loro capacità fiscale"".

 

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