Secondo gli ultimi dati dell’Ivass, l’Istituto che vigila sull’operato delle compagnie assicurative in Italia, nel 2023 sulle strade italiane si sono registrati 1,8 milioni di sinistri tra veicoli : di questi circa l’80% (oltre 1,44 milioni) sono stati gestiti tramite procedura di Constatazione amichevole di incidente. Finora questo documento è sempre stato compilato su carta ( il Modulo Blu che va riposto nel cruscotto dell’auto). Con la digitalizzazione delle compagnie assicurative però, e con l’approvazione da parte dell’Ivass di un apposito regolamento, questo modulo d’ora in poi potrà essere compilato anche via smartphone.
Che cosa è e come funziona il Modulo Blu o CAI
Il Modulo Blu (o CAI) è un documento prestampato che serve a denunciare alle compagnie assicurative un sinistro tra veicoli a motore quando i conducenti concordano sulla dinamica con cui è avvenuto. Deve essere compilato con una serie di informazioni tra cui luogo e data dell’incidente, dati anagrafici dei conducenti e quelli relativi ai veicoli, circostanze del sinistro, indicazioni di eventuali feriti e testimoni. Il documento prevede anche una sezione in cui poter disegnare la dinamica dell’incidente. Ovviamente deve essere firmato da entrambii conducenti dei veicoli e poi essere consegnato alle compagnie assicurative.
In caso di disaccordo, se non è stato compilato il modulo blu, occorre informare la propria compagnia per iscritto, e formulare la cosiddetta “denuncia cautelativa”, ossia la descrizione del sinistro. Per ottenere il risarcimento del danno subito, esistono poi due diverse procedure: la procedura ordinaria e quella di risarcimento diretto.
Cosa cambia con il CAI digitale
In caso di incidente, l’altro conducente può legittimamente chiedervi di compilare il CAI in formato digitale utilizzando un’apposita applicazione via smartphone.
Alcune compagnie assicurative sono già pronte da tempo a questo passaggio mentre le altre avranno un anno di tempo per adeguarsi: secondo quanto previsto dal regolamento dell’Ivass (numero 56 del 25 marzo), pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale numero 81 del 7 aprile, le compagnie assicurative devono mettere a disposizione dei propri clienti entro il 7 aprile del 2026 un’app per la compilazione del modulo di denuncia di sinistro e la trasmissione telematica. Ma la constatazione digitale è, almeno per ora, un’alternativa al cartaceo e non è assolutamente obbligatoria ai fini del risarcimento del danno.
Il modulo di denuncia da utilizzare in caso di sinistro tra veicoli a motore per i quali vi sia obbligo di assicurazione, si legge nel regolamento dell’Ivass, “può essere compilato su un documento cartaceo o informatico, a scelta del conducente o del proprietario”.
Troppi aspetti ancora da migliorare nel nuovo sistema
Secondo alcune associazione dei consumatori tra cui Assoutenti, la possibilità di utilizzare il modulo digitale deve restare un’alternativa al modulo cartaceo.
Ci sono infatti ancora alcuni nodi da risolvere: in primis la scarsa dimestichezza con le tecnologie informatiche da parte di una fascia molto ampia di assicurati. Ma non solo. L’aspetto che preoccupa di più è quello di eventuali violazione della privacy degli utenti dato che il modulo può contenere anche dati sensibili sanitari come nel caso di eventuali feriti.
L’Aiped (Associazione italiana periti estimatori danni) ha invece sottolineato che l’introduzione di un’app specifica per ogni compagnia assicurativa potrebbe limitare di fatto la libertà di cambiare fornitore: chi decide di passare a un’altra compagnia deve scaricare una nuova applicazione e reinserire i dati necessari per la procedura di autenticazione e identificazione.
Vantaggi: meno truffe e falsi testimoni in caso di incidente
Da un lato la possibilità di inviare con pochi click il modulo digitale rende la comunicazione con la propria compagnia assicurativa più veloce, anzi immediata. Nonostante ciò, è presto per dire quanto questa innovazione aiuterà a ridurre il costo delle polizze Rc auto ( anche perché, almeno per ora il modulo cartaceo e quello digitale continueranno a “convivere”).
Secondo un’analisi resa pubblica da Facile.it ci saranno sicuramente però grandi vantaggi nell’ambito della lotta alle frodi: “La velocizzazione del processo di raccolta delle informazioni, la possibilità di elaborare e analizzare i dati utilizzando tecnologie AI che consentano di rilevare errori, discrepanze, anomalie e riconoscere schemi sospetti, possono essere strumenti a disposizione delle compagnie assicurative per ridurre il fenomeno delle truffe”. Furbetti della truffa avvisati.
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