Come ogni mese, l’Inps mette a disposizione dei pensionati uno strumento per chiarire ogni tipo di dubbio sul rateo in pagamento. Si tratta del cedolino della pensione, disponibile anche per la mensilità di giugno 2025. Scopriamo, nello specifico, da quando è visibile online e come è possibile consultarlo (con Spid, ma non solo).
Come consultare il cedolino della pensione
Il cedolino Inps della pensione di giugno 2025 è online sul sito dell’Istituto e consultabile dai pensionati, in modo da poter comprendere le ragioni per cui l’importo può variare di mese in mese.
Si può consultare il cedolino della pensione di giugno 2025 con Spid. Come? Dal menu della pagina iniziale del portale Inps, basta cliccare su "Tutti i servizi" per accedere, con codice fiscale e PIN o credenziali SPID, al servizio Cedolino pensione e servizi collegati, che consente di consultare i cedolini mensili della pensione e verificare l’importo lordo percepito oltre alle voci che lo compongono.
Pagamento delle pensioni di giugno 2025
Il pagamento delle pensioni, di solito, è previsto sempre il primo giorno bancabile del mese, eccetto quando cade nel weekend o in un giorno festivo. Nel dettaglio, quindi, le pensioni di giugno 2025 verranno erogate da martedì 3 giugno per i titolari di conti correnti postali (o per chi ritira allo sportello delle Poste) e per chi ha scelto l'accredito su conti bancari.
Recupero di indennità covid non dovute
L’Inps sta procedendo al recupero delle indennità una tantum di 200 e 150 euro erogate nel 2022tramite il DL Aiuti e il DL Aiuti-ter. Si tratta dei bonus previsti dal governo Draghi per fronteggiare l’incremento del costo della vita, riconosciuti automaticamente in base a dati fiscali provvisori relativi al 2021. Successivi controlli hanno fatto emergere come alcuni beneficiari possedessero redditi superiori alle soglie stabilite.
Nei casi in cui le indennità non spettassero, l’Inps riacquisirà questi importi detraendo 50 euro al mese dal netto della pensione, fino al raggiungimento dell’ammontare complessivo dovuto. Il recupero delle somme avverrà principalmente tramite due modalità.
La prima prevede ritenute mensili di 50 euro direttamente sull’assegno pensionistico, a partire da giugno 2025, fino al completo recupero. In alternativa, possono arrivare avvisi di pagamento tramite PagoPA nei casi in cui la detrazione diretta sulla pensione non sia possibile.
Trattenute fiscali
A fine 2024 è stato effettuato il ricalcolo a consuntivo delle ritenute erariali applicate nel corso del medesimo anno di imposta (IRPEF e addizionali regionali e comunali a saldo) sulla base dell’ammontare complessivo delle sole prestazioni pensionistiche erogate dall’Inps.
Nei casi in cui, nel 2024, sulla pensione siano state applicate mensilmente ritenute erariali in misura inferiore a quanto dovuto su base annua, l’Inps ha provveduto a recuperare le differenze a debito sulle rate di pensione di gennaio e di febbraio 2025, trattenendo il debito anche fino alla capienza totale dell’importo del rateo pensionistico in pagamento. Se gli importi della pensione di gennaio e di febbraio 2025 siano risultati insufficienti per il recupero totale, si proseguirà con le trattenute sui ratei mensili successivi fino ad estinzione del debito.
Nel solo caso di pensionati con importo annuo complessivo dei trattamenti pensionistici fino a 18.000 euro, per il quali il ricalcolo delle ritenute erariali ha determinato un conguaglio a debito di importo superiore a 100 euro, la rateazione si estende fino alla mensilità di novembre.
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