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spesa militare
Visual Capitalist

Due guerre in corso e rischi geopolitici crescenti, che vanno dalla rivalità tra le grandi potenze nell'Indo-Pacifico alle tensioni in Medio Oriente, hanno fatto sì che la spesa per la difesa quest'anno sia destinata a salire alle stelle.

Questa infografica di Visual Capitalist classifica i 15 maggiori budget militari nel 2025 sulla base degli ultimi dati raccolti da bozze, proiezioni, comunicati di bilancio nazionali e recenti resoconti giornalistici. Consultate la tabella sottostante nella sezione successiva per tutte le fonti utilizzate.

La richiesta di bilancio militare degli Stati Uniti ammonta a 962 miliardi di dollari, più di quella dei successivi 10 Paesi messi insieme. Come cifra principale, si tratta di una cifra inferiore ai mille miliardi di dollari inizialmente previsti dal Presidente Donald Trump, ma ulteriori stanziamenti potrebbero essere previsti in progetti di legge separati.

Quasi il 40% del bilancio militare degli Stati Uniti è destinato ai costi del personale e dell'assistenza sanitaria, mentre le priorità di approvvigionamento ora privilegiano missili a lungo raggio, sistemi senza equipaggio e costruzione di sottomarini rispetto ai tradizionali jet da combattimento.

L'ampio margine di utile preserva la capacità degli Stati Uniti di esprimere la propria potenza contemporaneamente in Europa e nell'Indo-Pacifico, ma ha riacceso il dibattito sulla sostenibilità fiscale in patria.

L'invasione dell'Ucraina da parte della Russia ha dato il via al più rapido ciclo di riarmo europeo da diverso tempo a questa parte. Il bilancio di base combinato della Germania e il fondo speciale per la modernizzazione spingono la spesa per la difesa di Berlino per il 2025 a circa 100 miliardi di euro (109 miliardi di dollari), mentre quella del Regno Unito supera i 64 miliardi di sterline (81 miliardi di dollari).

La Polonia, che ora ha raggiunto i 35 miliardi di dollari, spende il 4% del PIL, il massimo nella NATO, e ha ordinato centinaia di carri armati da combattimento e lanciatori HIMARS. Questi aumenti hanno aiutato l'Europa a superare l'Asia orientale come seconda regione con la spesa più alta, per la prima volta dalla Guerra Fredda.

Più di recente, i Paesi della NATO hanno concordato di raggiungere un obiettivo di spesa per la difesa del 5% entro il 2035, il che metterà ulteriormente a dura prova le risorse se non aumenteranno drasticamente le entrate.

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