Importanti novità in arrivo per il bollo auto 2026. Il governo, infatti, ha introdotto alcune modifiche per la tassa automobilistica che entreranno in vigore il prossimo anno. Nel dettaglio, le novità riguardano i veicoli che saranno immatricolati dal prossimo primo gennaio 2026. Scopriamo cosa cambia e tutto quello che c’è da sapere al riguardo.
Bollo auto, quando si paga dal 2026
Non cambiando i criteri e le modalità per il calcolo dell’importo da versare, le principali novità per il bollo auto 2026 riguardano le tempistiche per il pagamento. Come anticipato, per le auto che verranno immatricolate a partire dal 1° gennaio 2026, il primo bollo dovrà essere pagato entro l’ultimo giorno del mese successivo a quello di immatricolazione e sarà valido per 12 mesi. Anche per gli anni successivi, quindi, la scadenza sarà sempre la stessa.
Per intenderci, i proprietari di un’auto immatricolata a marzo 2026, dovranno pagare il primo bollo entro la fine di aprile. Per le successive scadenze, la disposizione fissa il termine di pagamento all’ultimo giorno del mese in cui il veicolo risulta essere stato immatricolato (nel caso dell’esempio marzo). Queste modalità, tra l’altro, erano già adottate dalle regioni Lombardia e Piemonte, e ora varranno anche nel resto d’Italia.
Come pagare il bollo dal 2026
Dal prossimo anno non si potrà più pagare il bollo mensilmente o con scadenze semestrali, il versamento della tassa automobilistica dovrà necessariamente essere effettuato in un’unica quota. Tuttavia, per alcune specifiche tipologie di veicoli, il governo ha lasciato alle Regioni la possibilità di prevedere un pagamento quadrimestrale.
Altra novità rilevante, che diverrà effettiva dal prossimo anno, è quella che riguarda i veicoli sotto fermo amministrativo, che non saranno più esentati dal pagamento del bollo, come previsto finora per via di una sentenza della Corte Costituzionale del 2017. Dal prossimo anno il bollo auto è dovuto anche per le auto sotto fermo amministrativo, che non è più essere considerato fra i provvedimenti che rendono indisponibile il veicolo e che legittimano quindi l’esenzione dal pagamento.
Superbollo
Restano invariati, come accennato, le modalità per il calcolo dell’importo del bollo auto. Si parte, infatti, dai kilowatt indicati sulla carta di circolazione e sulla classificazione ambientale del veicolo. Restano anche gli importi base da calcolare per ogni kW, diversi in base alla classe ambientale della vettura:
- 2,58 euro/kW per le Euro 4 e superiori;
- 2,7 euro/kW per le Euro 3;
- 2,8 euro/kW per le Euro 2;
- 2,9 euro/kW per le Euro 1 e 3 euro/kW per le Euro 0.
Nessuna novità nemmeno per il superbollo, nonostante ormai da anni alcune forze in seno alla maggioranza di governo continuino a rilasciare dichiarazioni orientate al superamento dello stesso. Tuttavia, anche nel 2026, le auto al di sopra dei 185 kW continueranno a pagare la tassa automobilistica maggiorata.
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