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La dichiarazione infedele sarà penalmente rilevante solo se l'imposta evasa supera i 200mila euro e non più 50mila euro così come avviene ora;  nel computo della soglia, inoltre, non si terrà conto della non corretta classificazione o valutazione di elementi attivi o passivi oggettivamente esistenti, della violazione dei criteri di determinazione dell'esercizio di competenza, della non deducibilitá di elementi passivi reali

Per chi deciderà di collaborare con il fisco, sottoponendosi al tutoraggio dell'agenzia delle entrate, il tetto oltre il quale scatta il reato sarà ancora più elevato e pari a 400 mila euro. Sono le novità che dovrebbero entrare nell'attuazione delle norme su abuso del diritto e sanzioni previste dalla delega fiscale (legge 23/2014)

Il testo dovrebbe essere esaminato dal consiglio dei ministri la prossima settimana. Il governo punta ad apportare delle modifiche per alcune fattispecie di reati tipici dell'evasione fiscale depenalizzando quelle più lievi. L'elusione fiscale, ovvero l'abuso del diritto, non sarà più reato, ma sarà sanzionata solo amministrativamente. Si va verso un'applicazione delle nuove norme per i comportamenti abusivi già commessi alla data di entrata in vigore delle nuove regole, ma solo a condizione che il fisco non abbia già notificato un avviso di accertamento

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