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Il mistero svelato: quanto ci costano realmente Imu e Tasi
GTRES

Dopo mesi di confusione e svariate ipotesi, sono arrivati i numeri esatti che hanno mostrato quanto Imu e Tasi siano costate agli italiani. Ai contribuenti la tassa sui servizi indivisibili del 2014 è costata circa il 15% in più dell'imposta municipale propria cancellata nel 2013 e ha portato a un gettito di 25,2 miliardi di euro, quasi il 7% in più rispetto al 2012 e ben il 157% in più rispetto a quanto incassato quando si pagava la vecchia Ici.

Nel bollettino delle entrate tributarie del Ministero dell'Economia si scopre che il debutto della Tasi è valso 4,6 miliardi. L'imposta sui servizi indivisibili ha alleggerito il carico fiscale complessivo sull'abitazione principale di 500 milioni per una minoranza di contribuenti, ma per la maggioranza - ossia per i proprietari di appartamenti con rendite catastali medio-basse - ha richiesto in media più dell'Imu.

I dati forniti dal Ministero dell'Economia mostrano, infatti, che la distribuzione del peso fiscale si è spostata dalle fasce di rendita più alte a quelle più basse. Del resto, come mostrano i dati relativi al censimento del Catasto, meno di 8 abitazioni su 100 superano i mille euro di rendita, mentre il 51,2 % delle case non arriva a 400 euro.

I 500 milioni non pagati dalle abitazioni principali sono stati compensati dagli 1,1 miliardi chiesti dalla Tasi a seconde case, negozi e imprese, ossia da quelle categorie che avevano già pagato nel modo più pesante il passaggio dall'Ici all'Imu.

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