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Governo, appuntamento a settembre per il taglio della Tasi

L'appuntamento con il taglio della Tasi aspetta il Governo a settembre. Lo ha ribadito lo stesso premier Matteo Renzi nel suo messaggio ai parlamentari della maggioranza nell'ultimo giorno dei lavori. I tecnici del Tesoro e di Palazzo Chigi sono a lavoro con gli approfondimenti tecnici e le simulazioni per trovare le necessarie coperture. 

 "Ci rivedremo al rientro a Roma, pronti da subito per una legge di stabilità che proseguirà nel taglio delle tasse" - ha scritto Renzi a deputati e senatori della maggioranza. L'eliminazione della Tasi sarà contenuta sicuramente nella prossima legge di stabilità, anche se restano ancora molti i nodi da sciogliere. In primis quello delle coperture: la misura dovrebbe costare circa 3,5 miliardi, che salgono oltre i 4 se abbinata, come preannunciato, anche a un intervento sull’Imu agricola e a una soluzione definitiva per i macchinari ‘imbullonati’.

Delle risorse non certo ingenti, ma che potrebbero portare a dover disinnescare i 16 miliardi della clausola di salvaguardia. Problema affine è poi quello della local tax o service tax. L’idea che si starebbe approfondendo nell’esecutivo sarebbe quella di mantenere la nascita della local tax squisitamente dedicata ai servizi che i Comuni offrono ai cittadini, ‘scorporata’ dalla componente ‘patrimoniale’ attualmente compresa nella Tasi e che, di fatto, ha riportato in vita l’Imu prima casa. Sempre che non passi l'idea che si affossi una tassa per poi resuscitarne un'altra. Per questo il Governo prende tempo e rimanda tutto a settembre.

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