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Altro che Tasi, è la Tari il vero incubo fiscale degli italiani
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Nonostante sia quasi la sorella sconosciuta della Tasi, è la tassa sui rifiuti il vero incubo fiscale degli italiani. Secondo una simulazione dell'Ufficio Servizi Territoriali della Uil, infatti, con 321 euro anni la Tari supera i 307 euro dell'imposta sui servizi indivisibili. Con un aumenti che, negli ultimi anni, nelle grandi città, sono stati in media pari a un quinto del balzello, ma che hanno raggiunto picchi dell'80%

Gli aumenti nelle grandi città

Secondo l'analisi della Uil - condotta in 11 grandi città italiane per una famiglia con una casa di 80 mq e 4 componenti - tra il 2012 ed il 2015 la tassa sui rifiuti nelle grandi città è aumentata mediamente del 24,1% (62 euro in più), passando da una tariffa di 259 euro a 321 euro a famiglia.
Nello specifico, con aumenti a 2 cifre, in tale periodo, a Cagliari l'aumento medio è stato dell'85,3%; a Genova del 54,2%; a Palermo del 37,5%; a Milano del 31%; a Firenze del 30,6%; a Bari del 22,5%; a Torino del 21,9%. Più contenuti gli aumenti a Napoli (più 1,8%); a Roma (2,3%); a Venezia (2,9%); a Bologna (5,2%).

Secondo il segretario confederale Guglielmo Loy, "questi aumenti tra il 2012 e il 2015, significano pagare 207 euro in più a Cagliari; 116 euro a Genova; 79 euro a Palermo; 78 euro a Milano; 56 euro a Bari e Firenze. Più contenuti, si far per dire, sempre nello stesso periodo (2012-2015), gli aumenti in valori assoluti a Roma (7 euro); Napoli (8 euro); Venezia (9 euro); Bologna (11 euro)".

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