
Il centro studi Fiaip ha calcolato che i costi amministrativi a carico dei 20.000 agenti immobiliari che si occupano di locazione turistica supereranno abbondantemente i 90 milioni di euro, questo nel caso in cui le norme sugli affitti brevi approdate in manovra non venissero riviste. E il presidente Paolo Righi ha parlato di un’ennesima tassa occulta a carico della categoria.
Con una nota, la Fiaip ha ricordato che in una nota da varie forze politiche sono arrivati alcuni emendamenti che chiedono al governo di sopprimere dal testo della manovra correttiva gli obblighi previsti per gli agenti immobiliari che si troverebbero a diventare sostituti di imposta.
Nel comunicato Fiaip si legge: “Ringraziamo tutti i parlamentari che hanno segnalato al governo le maggiori problematiche presenti nel testo per gli agenti immobiliari e stanno portando avanti le nostre posizioni. Vista la recente apertura e disponibilità sulla questione delle locazioni brevi del vice ministro Enrico Morando ad apportare correttivi al Dl 50/2017, Fiaip fa appello a tutti i parlamentari, di maggioranza ed opposizione, affinché nel corso dei prossimi lavori alla Camera sia possibile sopprimere dal testo gli obblighi previsti per gli agenti immobiliari”.
Righi ha fatto sapere: “Il testo varato dal governo si basa su dati relativi all’evasione fiscale dei proprietari di casa forniti da alcune associazioni di categoria che sono stati smentiti e bollati come ‘fake news’ sia da Confedilizia che da Airbnb e comunque per sconfiggere l’evasione fiscale si usino tutti gli strumenti già in possesso della pubblica amministrazione, quali ad esempio la tracciabilità dei pagamenti, senza aggravare di costi le nostre agenzie che da anni vivono in uno stato di crisi.”
Il comunicato, poi, evidenzia: “Gli albergatori dovrebbero comprendere che non vi è concorrenza tra l’ospitalità alberghiera e le case vacanza, in quanto le due offerte turistiche si rivolgono ad un pubblico diverso, sia per composizione dei nuclei familiari, sia per capacità di spesa. Come al solito in questo Paese, anziché ‘fare sistema’ e pensare a come attrare sempre più turisti, le lotte di posizione dei vari comparti turistici rischiano di creare un danno enorme all’intero sistema turistico”.
Il presidente Fiaip ha quindi affermato: “Constatiamo che il vezzo di mettere in atto politiche depressive anziché rivolte alla crescita non riguarda più soltanto l’Europa, ma anche il governo italiano. Ribadiamo la nostra volontà di essere al fianco dello Stato per combattere l’evasione fiscale, ma non quella di dover pagare 90 milioni di euro. L’impatto sulla categoria sarebbe devastante, in termini occupazionali e di sostenibilità economica”.
2 Commenti:
In sostanza vogliono che a pagare le tasse siano solo i proprietari.....qualcuno ci sarà nella famosa metà italia.
Ai proprietari gli affitti vengono "bonificati". Questi poi, scelgono come applicare la cedolare secca (normalmente annuale). Le agenzie potrebbero comunicare chi sono i proprietari e gli estremi catastali. Fatto questo il loro compito sarebbe finito. Starebbe alla pubblica amministrazione incrociare le notizie e verificare.
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