Cresce il “fai da te” per l’invio delle dichiarazioni dei redditi. L’Agenzia delle Entrate ha fatto sapere che quest’anno sono stati 2.877.628 milioni i cittadini italiani che hanno deciso di fare tutto da soli, quindi visualizzare, accettare o integrare il proprio modello 730 o Redditi predisposto dall’Agenzia e premere il click definitivo. La Lombardia svetta nella classifica delle regioni, con quasi 700mila invii, mentre tra le fasce d’età la precompilata è apprezzata soprattutto dalle persone tra i 41 e i 50 anni.
Dei 2,9 milioni di dichiarazioni, circa 143mila sono modelli Redditi e 2,7 milioni sono 730, di cui oltre mezzo milione (529mila) sono stati accettati senza apportare modifiche ai dati proposti dal Fisco (+50%). Lo scorso anno l’operazione precompilata si era conclusa con 2,4 milioni di dichiarazioni spedite dai contribuenti tramite il servizio web messo a disposizione dalle Entrate.
Con il suo +18,47%, il 2018 rappresenta il quarto anno consecutivo di crescita: l’anno di avvio in via sperimentale, il 2015, si è chiuso con 1,4 milioni di invii in autonomia; il 2016, primo anno a regime, con 2,1 milioni; il 2017 con 2,4 milioni.
La Lombardia è la prima in classifica per numero di dichiarazioni 730 o Redditi inviate in autonomia, con 696.567 invii (+17% rispetto all’anno scorso), seguita da Lazio (339.680 invii, +21%), Veneto (308.730 invii, +17%). Bene anche Piemonte (263.555 invii, +17%), Emilia-Romagna (189.038 invii, +18%), Toscana (167.588 invii, +20%) e Campania (164.727 invii, +27%).
La maggior parte dei 730 restituiti in modalità “fai da te” arriva da cittadini di età compresa tra 41 e 50 anni (574mila, +8% rispetto all’anno scorso), seguiti da quelli spediti dalla fascia di età immediatamente successiva, tra 51 e 60 anni (529mila invii, +13%) e dai sessantenni (452mila, +12%). A seguire i trentenni (423mila invii, +11%). Balzo in avanti anche per le dichiarazioni inviate dai giovani di età compresa tra 19 e 25 anni, che con 82mila invii fanno registrare un + 89% rispetto al 2017. Sono infine 314mila i modelli spediti dai cittadini di età compresa tra 71 e 80 anni (+19%).
Per quanto riguarda le chiavi di accesso alla precompilata, è risultato più che triplicato rispetto all’anno scorso il numero di utenti che hanno gestito la loro dichiarazione tramite Spid, la chiave unica di accesso alla Pa (226mila nel 2018). Negli altri casi l’accesso è avvenuto tramite Fisconline e con le credenziali Inps.
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