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Si avvicina il momento dell’inizio delle lezioni, anche in università. E si completano freneticamente le documentazioni per potersi mettere in regola con le quote di tasse da versare, oltre che per capire quale sistemazione abitativa trovare, o quali soluzioni adottare per gli eventuali spostamenti con i mezzi. Il che rappresenta altrettanti costi. In alcuni casi però si può risparmiare: vediamo quali requisiti occorre avere per dare un taglio almeno alle tasse.

In alcuni casi si possono infatti avere agevolazioni riguardo al pagamento delle tasse per l’iscrizione alle lezioni universitarie, che, non appartenendo all’istruzione garantita dall’obbligo costituzionale, vanno finanziate dai contributi di chi frequenta (o più spesso dai loro genitori). Le quote, esclusi i bolli e le quote regionali per il diritto allo studio, sono diverse da università ad università, essendo gli atenei degli enti autonomi a tutti gli effetti. Le agevolazioni possono riguardare, tipicamente, requisiti di reddito, di merito o di appartenenza a determinate categorie.

Tasse universitarie: riduzioni per reddito Isee

Il primo motivo di risparmio sulle tasse universitarie è l’appartenenza ad una fascia bassa di reddito isee. L’università deve rispettare una soglia di reddito di esenzione che parte da un minimo di 13 mila euro annui ma che ogni ateneo è libero di innalzare a suo piacimento.

L’esenzione interessa in particolare chi frequenta il primo anno: le matricole non pagano a patto che non venga superata la soglia di reddito isee stabilita dai singoli atenei. Sarà necessario pagare soltanto 140 euro di tassa di diritto allo studio (il famoso diritto a pagamento) e 16 euro di bollo, oltre ad eventuali servizi a richiesta da pagare a parte.

Tasse universitarie: riduzioni per merito

Oltre ai requisiti di reddito di cui sopra, non paga le tasse universitarie al primo anno anche lo studente che ha superato l’esame di maturità con 100/100 (a volte è richiesta anche la lode).

A partire dal secondo anno invece, per stabilire se si debba o meno pagare le tasse universitarie occorrerà guardare non solo al reddito Isee ma anche all’andamento degli studi nell’anno precedente. In particolare, per non pagare tasse servirà ottenere, per il secondo anno, almeno 10 crediti formativi entro il 10 agosto; per il terzo anno ottenere almeno 25 crediti nei 12 mesi che precedono il 10 agosto dell’anno in cui si deve fare l’iscrizione all’anno successivo.

Non pagano le tasse infine gli studenti stranieri con una borsa di studio erogata dal governo italiano.

Esenzione dalle tasse universitarie per invalidità

Tra le categorie che non pagano le tasse universitarie vanno poi annoverati i giovani con un membro della famiglia invalido almeno al 66% (per percentuali inferiori sono possibili almeno degli sconti) o i cui genitori percepiscano una pensione di inabilità (opportunamente documentata).

Documenti da presentare per chiedere l’esenzione dalle tasse universitarie

Per chiedere l’esenzione dalle tasse universitarie per reddito occorre presentare una Dsu – dichiarazione sostitutiva unica in cui si attesta il reddito Isee della famiglia dello studente, corredata dai necessari documenti d’identità, da eventuali contratti d’affitto della casa occupata durante il periodo di studio, da eventuali certificati di invalidità di membri della famiglia, da eventuali documentazioni relative al patrimonio immobiliare familiare, alle auto di proprietà e al conto corrente bancario al 31 dicembre dell’anno precedente.

Con gli stessi documenti si determineranno eventuali sconti sulle quote da versare.

 

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