E' cominciato il conto alla rovescia per la presentazione della dichiarazione Imu e Tasi tardiva per le variazioni verificatesi nel 2017. Il 1º ottobre infatti scadrà il termine per il ravvedimento. Ma ci sono problemi in vista per gli enti non commerciali.
Dichiarazione imu chi deve presentarla
Entro il 30 giugno (poi slittato al 2 luglio) i proprietari di immobili dovevano presentare la dichiarazione Imu e Tasi per quelle variazioni da cui derivano riduzioni o esenzioni d'imposte. Sempre e quando i Comuni non possano conoscerle accedendo alle banche dati. Niente obbligo di dichiarazione per le variazioni derivanti da atti notarili o quelle presenti nel sistema d'interscambio dei dati catastali.
Ravvedimento operoso dichiarazione imu tardiva
Per chi non ha presentato il tempo la dichiarazione è previsto il termine del 1º ottobre (perché il 30 settembre cade di domenica) per la presentazione tardiva. E' prevista una sanzione ridotta di 5 euro, se alla data del 18 giugno non erano dovute imposte, in caso contrario, la sanzione ridotta sarà pari a 1/8 del 30% dell'imposta non versata, oltre interessi, più la sanzione dovuta per la dichiarazione tardiva.
Dichiarazione imu enti non commerciali 2017
Per gli enti non commerciali è obbligatoria la presentazione della dichiarazione per via telematica all'Agenzia delle Entrate. Sarà questa poi a inviarla ai Comuni. Ma c'è un problema tecnico che riguarda il ravvedimento della dichiarazione tardiva per gli enti non commerciali. Il modulo di controllo e le specifiche tecniche utilizzate per l'invio della dichiarazione entro il 2 luglio non sono più attivi e i software delle dichiarazioni per gli Enc devono essere adeguati per poter procedere alla trasmissione telematica. Se il problema non sarà risolto, toccherà agli enti non commerciali verificare la possibilità di inviare la dichiarazione tramite raccomandata o posta certificata, o consegnarla a mano negli uffici comunali.
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