Per i soggetti titolari di partita Iva per i quali emergono, dai controlli effettuati, delle differenze tra il volume d’affari dichiarato con la dichiarazione Iva 2018 e l’importo delle operazioni comunicate dai contribuenti e dai loro clienti tramite lo spesometro sono in arrivo le lettere di compliance sull’incrocio dei dati comunicati per l’anno d’imposta 2017. Lo ha reso noto l’Agenzia delle Entrate con il provvedimento del 17 dicembre 2018.
La comunicazione verrà trasmessa agli indirizzi di posta elettronica certificata attivati dai contribuenti. Nei casi di indirizzo PEC non attivo o non registrato nel pubblico elenco denominato Indice Nazionale degli Indirizzi di Posta Elettronica Certificata (INI-PEC), istituito presso il Ministero dello Sviluppo Economico, l’invio è effettuato per posta ordinaria.
La stessa comunicazione e le relative informazioni di dettaglio sono consultabili, da parte del contribuente, all’interno dell’area riservata del portale informatico dell’Agenzia delle Entrate denominata “Cassetto fiscale” e nel portale “Fatture e Corrispettivi”.
Il contribuente, anche mediante gli intermediari incaricati della trasmissione delle dichiarazioni di cui all’articolo 3, comma 3, del decreto del Presidente della Repubblica 22 luglio 1998, n. 322, può richiedere informazioni ovvero segnalare all’Agenzia delle Entrate eventuali elementi, fatti e circostanze dalla stessa non conosciuti con le modalità indicate nella comunicazione.
I contribuenti che hanno avuto conoscenza delle informazioni e degli elementi resi dall’Agenzia delle Entrate possono regolarizzare gli errori o le omissioni eventualmente commessi secondo le modalità previste dall’articolo 13 del decreto legislativo 18 dicembre 1997, n. 472, beneficiando della riduzione delle sanzioni in ragione del tempo trascorso dalla commissione delle violazioni stesse.
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