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Il calendario delle principali scadenze fiscali del 2022
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L’anno è appena iniziato ma è già tempo di dare uno sguardo al calendario delle scadenze fiscali 2022. Scopriamo quali sono le principali date da tenere a mente.

Le novità delle scadenze fiscali 2022

Il recente decreto fiscale ha introdotto delle novità in materia fiscale, tra quelle più rilevanti vanno segnalate le misure che riguardano le cartelle esattoriali, per le quali i termini per il pagamento sono stati estesi da 60 a 180 giorni (l’intervento riguarda gli atti notificati dal 1º settembre 2021 al 31 dicembre 2021).

Un’ulteriore proroga, inoltre, riguarda il pagamento dell’Irap, che era stata sospesa dal decreto Rilancio, con estensione del termine ultimo per il versamento dal 30 novembre 2021 al 31 gennaio 2022.

Le scadenze fiscali del 2022

Le scadenze fiscali seguono un calendario ufficiale. Per non incorrere in dimenticanze o ritardi che possono portare a sanzioni è bene cerchiare in rosso sul calendario alcune date fondamentali. Di seguito riepilogheremo quali sono i principali appuntamenti con il Fisco per il 2022.

Scadenze Ires, Irap e Irpef

Per quanto riguarda le scadenze per il pagamento Ires, Irpef e Irap va specificato che, nel caso sia dovuta una cifra maggiore di 103 euro, la somma si può versare in due soluzioni. La prima rata scade il 30 giugno 2022 e la seconda 30 novembre 2022 (in alternativa il pagamento avviene in un’unica soluzione non oltre il 30 novembre 2022, se il valore della prima rata non supera 103 euro).

Nella maggior parte dei casi sono previste due rate, la prima pari al 40% di quanto dovuto e una seconda il restante 60%. Il DL 124/2019 ha introdotto invece una ripartizione al 50% tra la prima e la seconda rata, misura applicata ai contribuenti che utilizzano i moduli ISA, che interessano alcune attività d’impresa, professioni o arti secondo le linee guida del Ministero dell’Economia e delle Finanze.

Saldo Iva

Tra le scadenze fiscali più importanti c’è l’appuntamento con il pagamento dell’Iva, il cui saldo (relativo all’anno fiscale 2021, qualora venga versata in un’unica soluzione) va effettuato entro il 16 marzo 2022. Se invece il pagamento avviene entro il 30 giugno 2022, termine ultimo per il pagamento delle imposte sul reddito, scatta un interesse pari allo 0,40% per ogni mese successivo al 16 marzo 2022.

Si può anche richiedere il pagamento del saldo Iva dilazionato in più rate, fermo restando l’applicazione di un interesse dello 0,33% per ogni mese con la scadenza ultima fissata entro il 30 novembre 2022.

Dichiarazione Iva e precompilati

Dal 1º febbraio, e fino al 30 aprile 2022, c’è tempo per l’invio della comunicazione Iva per l’anno 2021. La stessa scadenza rimane invece fissata al 22 febbraio 2022 per i soggetti passivi, in particolare per chi realizza la dichiarazione Iva con la comunicazione in merito alle liquidazioni periodiche per il quarto trimestre.

Sono inoltre disponibili già dal 1º gennaio 2022 le bozze per i precompilati dell’Agenzia delle Entrate, ovvero i documenti per i contribuenti che realizzano il pagamento dell’imposta sul valore aggiunto secondo il sistema Iva per cassa o cash accounting.

Mentre i documenti per le dichiarazioni Iva mensili sono disponibili dal primo giorno utile di ogni mese. Le bozze per le comunicazioni periodiche, invece, sono disponibili a partire dal sesto giorno del secondo mese, in riferimento al trimestre oggetto della liquidazione Iva.

Certificazione Unica (CU) 2022

La scadenza per inoltrare la Certificazione Unica è fissata al 16 marzo 2022, termine entro il quale devono essere inviate le comunicazioni ai percettori e all’Agenzia delle Entrate. Le certificazioni per i redditi da lavoro autonomo, invece, possono essere inviate entro il 31 ottobre 2022.

La Certificazione Unica attesta i redditi da lavoro, da attività autonoma, da provvigioni e i corrispettivi che provengono dai contratti d’affitto brevi, utilizzata dai soggetti che operano come sostituti d’imposta. L’invio della Certificazione Unica deve avvenire per via telematica all’Agenzia delle Entrate tramite il modello ordinario, mentre deve essere consegnata al percettore mediante il modello sintetico.

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