Non c'è solo la Spagna nel radar degli investitori stranieri. Dopo il default del 2012, quando gli investimenti in Italia si sono praticamente azzerati, adesso c'è un aumento di flussi in entrata verso il nostro Paese. A dirlo è l'Ice, l'Istituto nazionale per il commercio estero, che dopo i buoni risultati del 2014 prevede un ulteriore aumento dei capitali nel 2015.
Nel nuovo rapporto "Italia multinazionale", l'Ice ricorda che dopo gli 0,09 miliardi di dollari di investimenti nel 2012 si è passati ai 17 del 2013 e si attende un ulteriore aumento fino a 20 miliardi, con "forte accelerazione nel 2015". E' indubbio che qualcosa quindi stia cambiando, anche se è ancora tanto il terreno da recuperare rispetto all'Europa: il nostro rapporto tra investimenti esteri e Pil (19,5% nel 2013) è meno della metà dell'Ue (49,4%). E mentre il Sud e il Centro sono quasi esclusi dal mercato, la Lombardia attira da sola quasi la metà degli investimenti.
A fronte di una riduzione degli investimenti da parte di investitori del Nord America e dell'Europa - che in ogni caso rimangono di gran lunga i maggiori investitori - c'è un grande interesse da parte delle potenze emergenti come Cina, India, Russia e altri Paesi Asiatici.
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