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Nel World Economic Outlook, il Fondo Monetario Internazionale ha rivisto al rialzo le previsioni del Pil italiano per il 2015 e per il 2016. L’Organizzazione con sede a Washington ha parlato per quest’anno di un +0,8% dal +0,7% indicato in precedenza e per l’anno prossimo di un +1,3% dal +1,2%.

Segnali di ripresa

Il Fmi ha fatto sapere che “nell’Area Euro la ripresa è risultata ampiamente in linea con le previsioni, con andamenti più forti del previsto in Italia e specialmente in Spagna e Irlanda, che hanno bilanciato la crescita inferiore alle attese in Germania”.

I conti pubblici

Migliorano i conti pubblici, con il deficit di bilancio visto in calo al 2,7% del Pil, dal 3% del 2014, mentre quello per il prossimo anno segnerà un’ulteriore riduzione al 2% del Pil. Nel 2020 l’istituto guidato da Christine Lagarde si attende un sostanziale pareggio, con un disavanzo allo 0,2% del Pil. Il debito pubblico è visto salire al 133,1% quest’anno, per poi ridursi un po’ nel 2016 al 132,3%.

Il mercato del lavoro

Sul fronte del mercato del lavoro, il Fmi prevede un tasso di disoccupazione al 12,2% nel 2015, dal 12,7% del 2014, e un +11,9% nel 2016.

Una revisione controtendenza

Il direttore esecutivo del Fmi, Carlo Cottarelli, parlando a Sky Tg24 ha detto: “Il Fondo Monetario era partito con una previsione di crescita dello 0,4%, rivista poi via via verso l'alto. Adesso siamo arrivati allo 0,8%. Sono buone notizie per l’Italia”. Aggiungendo: “Quello che è significativo è che si tratta di una revisione verso l’alto dell’Italia quando invece il Fondo Monetario ha rivisto verso il basso la crescita per il mondo. Quindi si tratta di una revisione controtendenza”.

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