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Giornata Internazionale della Donna: il gender pay gap nell'Ue
Eurostat

La parità di genere non è ancora raggiunta ma per lo meno il gap tra retribuzioni maschili e femminili nell'Ue si è ridotto. Eurostat, in occasione della Giornata Internazionale della Donna, rende noto che il gender pay gap si è ridotto dal 2012 al 2020 dal 16,4 per cento al 13 per cento (e l'Italia è tra i Paesi migliori in questo senso). Non molto, ma già qualcosa.

La disuguaglianza tra redditi maschili e femminili è misurata dalla differenza tra la retribuzione oraria lorda media di uomini e donne espressa come percentuale della retribuzione oraria lorda media degli uomini. Questo indicatore è calcolato per le imprese con 10 o più dipendenti.

Nel 2020, la retribuzione oraria lorda delle donne era in media del 13,0% inferiore a quella degli uomini nell'UE. Nell'arco di otto anni, tra il 2012 e il 2020, il divario retributivo di genere nell'UE è stato ridotto dal 16,4% al 13,0%.

Tra gli Stati membri dell'UE, le differenze più elevate sono osservate in Lettonia (22,3%), Estonia (21,1%), Austria (18,9%) e Germania (18,3%). All'altra estremità della scala, le differenze erano minori in Lussemburgo (0,7%), Romania (2,4%), Slovenia (3,1%) e Italia (4,2%).

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