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Taglio dei tassi della bce: quali saranno gli effetti per chi un mutuo ce l'ha già e per chi pensa di accenderlo

Con una mossa che in molti già davano per scontata, la banca centrale europea ha deciso di tagliare i tassi al minimo storico dello 0,15, dieci punti base in meno di quanto stabilito sette mesi fa. Un'iniziativa che potrebbe avere effetti positivi sui mutui già accesi e su quelli futuri, sempre e quando, come afferma Luca dondi - intervistato da idealista news - sia accompagnata da una diversa strategia da parte delle banche, oggi ancora troppo selettive

Il taglio dei tassi avrà effetti immediati sui mutui ancorati ai tassi della bce, che in Italia rappresentano solo l'1% del totale. La maggior parte dei mutui che si accendono oggi sono invece ancorati all'euribor, parametro di riferimento che generalmente segue l'andamento dei tassi della bce e che viaggia su livelli prossimi allo zero. Il risparmio in questi casi si ridurrebbe a poche decine di euro

Diversa la situazione per chi un mutuo pensa di accenderlo e che potrebbe usufruire di un abbassamento degli spread,  non a caso, Roberto anedda, direttore marketing di mutuionline.it, ha parlato di prospettive favorevoli per i prossimi mesi Con una tendenza al ribasso che potrebbe far scendere gli spread sotto il 2%

La strategia delle banche
È innegabile - afferma Luca dondi, direttore generale di nomisma- che si tratti di una mossa positiva sia chi per il mutuo ce l'ha, sia per i mutui futuri". Ma il vero problema del mercato dei mutui, che ha determinato un calo delle erogazioni da 63miliardi a 21 miliardi, è da imputarsi solo in parte ai tassi- certamente più alti che nel resto d'europa- ma ad una precisa strategia da parte delle banche

Sebbene alcuni istituti abbiano già adottato politiche di maggior apertura, "per molti istituti di credito medio-piccoli prestare denaro alle imprese o alle famiglie viene considerato ancora come un rischio, solo l'adozione di una diversa politica creditiza da parte delle banche potrà far ripartire il mercato delle erogazioni"

 

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1 Commenti:

valerio
6 Giugno 2014, 16:32

Ancora con sta storia che le banche devono dare soldi a piene mani, non se ne può più di questo discorsi. Il mutuo deve essere sostenibile quindi non superare il 30% del reddito e non deve durare più di 10 anni.

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