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I vantaggi delle case in paglia: tutto ciò che c'è da sapere su questo tipo di costruzione
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Le case in paglia non hanno nessun vincolo, solo tanti vantaggi. Possono essere costruite ovunque, ma richiedono competenza e conoscenza della materia. Progettate con materiali naturali, scelte da chi ha una sensibilità green, possono rivelarsi tanto moderne nel design quanto innovative negli impianti. Nate nell’Ottocento, nel nostro Paese sono ancora recenti e in futuro potrebbero essere progettate con una stampante 3D.

Per soddisfare tutte le curiosità e i dubbi sulle costruzioni in paglia, abbiamo intervistato tre professionisti: o Maria Angela Pucci, presidente dell’Associazione Edilpaglia o Alice Biasia, architetto o Maria Luisa Bisognin, architetto

Edilizia naturale: una tendenza ancora da scoprire In Italia le costruzioni in paglia rappresentano ancora oggi una tecnica di progettazione nuova. Queste tipologie di abitazioni, che rientrano in un concetto ancora più ampio di edilizia naturale, sono poco conosciute. Proprio per promuovere le costruzioni in paglia è nata, nel 2010, Edilpaglia (Associazione Italiana Edilizia in Paglia) con l’obiettivo di diffondere le tecniche costruttive che utilizzano la balla di paglia quale principale materiale. 

Dai mattoni alle tecniche di tamponamento «Le prime costruzioni in paglia sono nate verso la fine dell’800 negli Stati Uniti. Erano strutture autoportanti e le balle di paglia erano utilizzate come mattoni. Questa era la tecnica madre», spiega Maria Angela Pucci, presidente Edilpaglia. «Nel nostro Paese il fenomeno è stato diffuso diversi anni più tardi con delle differenze: la paglia è utilizzata come tamponamento mentre la struttura portante viene realizzata in legno».

«L’intonaco delle costruzioni in paglia è composto da calce e sabbia: protegge e completa il muro garantendo stabilità meccanica, tenuta all’aria e traspirabilità. Anche i materiali utilizzati per l’interno sono in genere naturali: canapulo, segatura, paglia tritata, cocciopesto, terra cruda e pigmenti colorati a seconda delle esigenze».

Nessun vincolo climatico Le costruzioni in balle di paglia possono essere costruite ovunque, non vi è alcun vincolo climatico.

«Esistono edifici in paglia in molti paesi con climi differenti. Dalle case in terra paglia dell’Africa, ai casoni della laguna di Venezia, passando per il Canada, l’America Latina, l’Inghilterra e la Francia. Non vi sono, in linea di massima, posti dove non è possibile usare la paglia, ma la tecnica va adattata al luogo», racconta l’architetto Alice Biasia, che progetta costruzioni a basso costo con materiali naturali, quali il legno, la paglia, la terra cruda e la calce.

Lo dice anche Maria Angela Pucci: «Il clima, come accade per tutte le tipologie edilizie, richiede però degli accorgimenti in funzione del terreno. La paglia, per esempio, teme l’acqua stagnante. In condizioni normali, un muro in balle di paglia ha la capacità di bagnarsi e poi asciugarsi senza compromettere le sue caratteristiche. Nel caso invece sia immerso per un lungo periodo in acqua, o prenda acqua dall’alto, la paglia marcisce e va sostituita».

«La regola generale è dare all’edificio buone scarpe e un buon cappello, cioè prestare attenzione a copertura e attacco a terra», spiega Biasia.

«In luoghi a rischio allagamento, anche se basso, è meglio rialzare l’edificio e prevedere un sistema drenante nel vespaio areato, in modo che il solaio a terra rimanga asciutto. In zone ventose, invece, è utile inserire nel progetto delle barriere in facciata oppure filari di alberi lungo i lati più esposti; in luoghi piovosi, pitture silossaniche sui muri e zoccoli rivestiti con vetro cellulare sono sufficienti a proteggere l’edificio; nei climi caldo-umidi, è buona regola sostituire l’intonaco interno in calce con la terra cruda perché regola l’umidità e smorza l’onda di calore». Le costruzioni in paglia sono solo all’apparenza più facili da realizzare. Richiedono competenze e professionalità.

Tempi e costi

Tra i tanti vantaggi che caratterizzano le costruzioni in balle di paglia, vi sono anche i tempi e i costi ridotti rispetto alle costruzioni tradizionali.

«Se un cantiere è ben organizzato, sono sufficienti dai 7 ai 9 mesi per completare un’abitazione in paglia. Queste costruzioni, case passive in classe A o A+ se progettate con materiali naturali, costano circa 1.200-1.300 euro al metro quadrato a differenza delle abitazioni costruite in modo convenzionale che, a pari livello, hanno prezzi più elevati (1.600-1.800 euro al metro quadrato). Il fenomeno dell’autocostruzione abbatte nuovamente i costi perché la manodopera incide fino al 50%: è possibile arrivare a spendere 700 euro al metro quadrato», afferma Maria Angela Pucci.

L’autocostruzione è possibile (con attenzione) Per aiutare chi è interessato all’autocostruzione (in genere è il committente stesso che sceglie di costruire la propria abitazione aiutato da amici e parenti), Edilpaglia ha creato l’Associazione A.R.I.A. Familiare.

È importante, però, precisare che «prima di costruire in autonomia un’abitazione in paglia, è necessario sempre l’intervento di un professionista o di un’impresa costruttrice che prepari le fondamenta e definisca il progetto», puntualizza il presidente Pucci.

Case (diversamente) tecnologiche «Le case in paglia rendono l’involucro edilizio altamente prestante dal punto di vista energetico e in questo senso sono diversamente tecnologiche rispetto alle costruzioni tradizionali», racconta l’architetto Maria Luisa Bisognin, che ha progettato una casa solare passiva in balle di paglia e con una serra solare in luce.

Per esempio, spiega Biasia, una casa in paglia potrebbe avere esigenze diverse. Necessita di pochissima energia per il riscaldamento e il raffrescamento e per questo potrebbe non aver bisogno degli impianti classici installati nelle abitazioni tradizionali. «La ventilazione meccanica controllata con recupero di calore può bastare infatti per soddisfare il bisogno energetico di una casa in paglia. Il tutto potrebbe essere implementato con fonti rinnovabili collegate agli elettrodomestici. In questo modo l’edificio sarebbe in grado di funzionare quasi autonomamente dal punto di vista energetico e di gestione».

Finiture di design e impianti domotici: nessun limite alla creatività Le costruzioni in balle di paglia sono moderne e innovative quanto le abitazioni più classiche. Non c’è alcun limite perché il design, le rifiniture o gli impianti esulano dalla tecnologia costruttiva.

«Un edificio in paglia è un connubio tra modernità e tradizione», afferma Biasia. «Inserire per esempio la domotica in una casa in paglia è molto semplice, perché le canalette elettriche sono annegate nei 4 centimetri di intonaco. Il passaggio degli impianti non intacca la struttura portante e questo consente di avere strutture omogenee ed evitare il trasporto del rumore da un ambiente ad un altro. Anche dal punto di vista del design, non vi sono limiti alla creatività del progettista».

Va precisato, però, che le case in paglia sono costruzioni naturali e, per questo, in genere l’interno e l’arredo sono realizzati con questa filosofia: «Ad esempio è possibile realizzare un pavimento in battuto di cemento con il cocciopesto, il classico parquet con perline in massiccio trattato a olio; nei bagni, al posto delle piastrelle in klinker usare il tadelakt, o scegliere finestre in legno termotrattato anziché in pvc. I materiali naturali non sono un lusso per pochi, e le case di paglia lo dimostrano».

Filosofia eco La sensibilità green influisce molto sulla scelta di vivere in una casa progettata in balle di paglia. «In genere chi vuole questa tipologia di abitazione ha già conoscenze sull’impatto ambientale dei materiali edili in tutto il ciclo di esercizio (fabbricazione, esercizio, smaltimento), quindi cerca un materiale disponibile in loco a bassissimo impatto ambientale. Desidera una casa sana, senza pericoli di allergeni, che abbia prestazioni energetiche e igrometriche», dichiara l’architetto Bisognin.

Lo conferma anche l’architetto Biasia: «Le persone che scelgono un edificio in paglia sono anzitutto colpite dalla sensazione di benessere che si prova all’interno. Perfino in cantiere, ad edificio ancora incompleto, si percepisce un senso di accoglienza e di benessere fisico. Isolamento termico e acustico, traspirabilità, assenza di emissioni tossiche dovute a colle o cementi sono le principali caratteristiche dei materiali che compongono queste case».

«Scegliere un’abitazione in paglia significa regalarsi una casa con consumi e costi di esercizio molto bassi, con un minimo impatto ambientale e nella maggioranza dei casi totalmente riciclabile».

Prospettive future «Nell’ultimo periodo – dice il presidente Pucci – questa tecnica costruttiva ha fatto il suo ingresso anche nei cantieri e così è stata migliorata. Diverse imprese costruttrici stanno lavorando per realizzare i prefabbricati in paglia: questa potrebbe diventare la nuova frontiera dell’edilizia naturale».

«Le costruzioni in paglia hanno fatto passi da gigante negli ultimi anni. Oggi costruire in paglia significa usare una tecnica tra le più avanzate, perché unisce comfort abitativo, sicurezza statica, velocità di realizzazione, risparmio energetico e rispetto per l’ambiente. L’ultima tendenza è la casa in terra paglia costruita con una stampante 3d. Vedremo dove ci porterà la ricerca», le fa eco l’architetto Biasia.

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