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Mercato retail Milano e Lombardia, il focus di Engel & Völkers
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Interpretare il cambiamento e gestirlo. E' questo l'importante obiettivo del primo Market Report Retail presentato dal Engel & Völkers Commercial Milano e Lombardia. Un'analisi immobiliare, economica e sociale di 25 indirizzi commerciali della città meneghina e altrettante vie di Bergamo, Monza e Brescia.

Come spiegato in apertura del Report da Gianluca Sinisi, licence partner di Engel & Völkers Commercial Milano, i dati e i valori riportati del Retail Market Report 2020 "fotografano la realtà delle città di Milano, Bergamo, Monza e Brescia alla vigilia dell'emergenza da Covid-19, in un momento in cui il mercato retail si apprestava ad affrontare sfide epocali che il lockdown ha enevitabilmente esasperato". Secondo quanto sottolineato: "L'emergenza sanitaria ha per certi versi modificato, ma non annichilito il punto vendita. Il negozio resta fondamentale per la promozione del brand, il suo ruolo come mordente per l'experience insostituibile; il fisico si è reso complice ed alleato del virtuale quale viatico all'acquisto, senza tuttavia soppiantarlo. Ciononostante, l'inverno e la primavera del 2020 hanno cambiato il mondo del negozio: nuovi approcci sono necessari, studio e competenza sono le uniche armi per superare le sfide che il retail sta affrontando".

Il Retail Market Report 2020 di Engel & Völkers Commercial offre un'analisi capillare di 25 high-street di Milano e altrettante vie di Bergamo, Monza e Brescia. Analizzando nello specifico del retail a Milano, emerge che il capoluogo lombardo è in prima linea nel panorama italiano. Milano anticipa format, tendenze e nuove abitudini di acquisto. 

La top location di Milano è via Montenapoleone. Qui i canoni medi vanno dai 6.000 ai 10.000 €/mq, i rendimenti teorici si attestano intorno al 2-3%. In questa via del lusso milanese, però, trovare opportunità in locazione è complicato. In quanto, via Montenapoleone è caratterizzata da una certa staticità e da un turnover molto basso.

La Galleria Vittorio Emanuele II rappresenta l'unica valida alternativa a via Montenapoleone. Lo spazio, però, è di proprietà del Comune di Milano e la scelta del tenant è regolata da asta pubblica. Anche qui i canoni medi vanno dai 6.000 ai 10.000 €/mq. 

Via Bagutta, nel cuore del Quadrilatero d'Oro, rappresenta uno dei più rinomati indirizzi dello shopping di lusso milanese e internazionale. A via Bagutta i canoni medi vanno dai 1.700 ai 2.000 €/mq, i rendimenti teorici si attestano intorno al 3,5%. 

Via del Gesù, racchiusa tra via Montenapoleone e via della Spiga, registra canoni medi che vanno dai 2.500 ai 2.800 €/mq, i rendimenti teorici si attestano intorno al 3%. 

Via Manzoni, considerata fino all'800 la via più lussuosa d'Europa e tutt'oggi sinonimo di lusso ed esclusività, registra canoni medi che vanno dai 1.500 ai 2.000 €/mq, i rendimenti teorici si attestano intorno al 4-4,5%.

Via Santo Spirito, anch'essa posizionata nel cuore del Quadrilatero d'Oro, registra canoni medi che vanno dai 1.800 ai 2.500 €/mq, i rendimenti teorici si attestano intorno al 3%.

Via Sant'Andrea, sempre all'interno del Quadrilatero d'Oro, registra canoni medi che vanno dai 16.000 ai 10.000 €/mq, i rendimenti teorici si attestano intorno al 3-3,5%.

Via della Spiga, considerata uno dei quattro lati del Quadrilatero d'Oro, registra canoni medi che vanno dai 3.000 ai 4.000 €/mq, i rendimenti teorici si attestano intorno al 4-5%.

Corso Venezia è una via estremamente irregolare per i canoni, che vanno dai 600 ai 2.500 €/mq, i rendimenti teorici si attestano intorno al 3-4%.

Via Verri, che vanta la maggior concentrazione di gioiellerie, negozi di orologi e accessori, registra canoni medi che vanno dai 3.500 ai 4.000 €/mq, i rendimenti teorici si attestano intorno al 3-4%.

Via Borgospesso, sempre all'interno del Quadrilatero d'Oro, registra canoni medi che vanno dai 1.500 ai 1.900 €/mq, i rendimenti teorici si attestano intorno al 3,5%.

Corso Matteotti, situato nelle vicinanze del Quadrilatero d'Oro, registra canoni medi che vanno dagli 800 ai 2.000 €/mq, i rendimenti teorici si attestano intorno al 4-4,5%.

Via Orefici, tra piazza Duomo-via Torino e piazza Cordusio, registra canoni medi che vanno dai 1.500 ai 2.000 €/mq, i rendimenti teorici si attestano intorno al 4-4,5%.

Corso di Porta Ticinese, caratterizzato da un alto tasso di vacancy, registra canoni medi che vanno dai 400 ai 600 €/mq, i rendimenti teorici si attestano intorno al 6-6,5%.

Via Torino, una delle più antiche della città, registra canoni medi che vanno dai 1.500 ai 2.000 €/mq, i rendimenti teorici si attestano intorno al 3,5-4,5%.

Corso Vittorio Emanuele II, che congiunge piazza Duomo con piazza San Babila, registra canoni medi che vanno dai 4.000 ai 10.000 €/mq, i rendimenti teorici si attestano intorno al 2,5-3%.

Piazza Gae Aulenti, nel cuore del nuovo Centre Business District, registra canoni medi che vanno dai 1.500 ai 2.000 €/mq, i rendimenti teorici si attestano intorno al 4-4,5%.

Via Broletto, che collega Brera con piazza Cordusio, registra canoni medi che vanno dai 600 ai 1.000 €/mq, i rendimenti teorici si attestano intorno al 3%.

Corso Buenos Aires, la via commerciale più lunga d'Europa, registra canoni medi che vanno dai 1.500 ai 2.000 €/mq, i rendimenti teorici si attestano intorno al 5-5,5%. 

Corso Como, la strada pedonale che si estende da piazza XXV Aprile alla Stazione di Porta Garibaldi, registra canoni medi che vanno dai 700 ai 900 €/mq, i rendimenti teorici si attestano intorno al 5,5-6%. 

Via Dante, che gioca un ruolo cruciale per il mass market milanese, registra canoni medi che vanno dai 2.000 ai 2.500 €/mq, i rendimenti teorici si attestano intorno al 4,5-5,5%. 

Corso Magenta registra canoni medi che vanno dai 600 agli 800 €/mq, i rendimenti teorici si attestano intorno al 6-6,5%. 

Corso Vercelli registra canoni medi che vanno dai 1.000 ai 2.000 €/mq, i rendimenti teorici si attestano intorno al 5-5,5%. 

Corso XXII Marzo registra canoni medi che vanno dai 600 ai 700 €/mq, i rendimenti teorici si attestano intorno al 5,5-6%. 

Via Borsieri, situata a nord della città, registra canoni medi che vanno dai 500 ai 700 €/mq, i rendimenti teorici si attestano intorno al 5,5-6%. 

E cosa accade a Bergamo, Monza e Brescia? Vediamo la situazione delle principali vie.

Via XX Settembre, a Bergamo, è uno dei quattro ideali lati di quello che può essere definito il "quadrilatero bergamasco della moda". La via registra canoni medi che vanno dai 280 ai 450 €/mq, i rendimenti teorici si attestano intorno al 6,5-7%. 

Via Italia, a Monza, è animata da numerose boutique di pregio e locali molto frequentati da turisti e italiani. La via registra canoni medi che vanno dai 180 ai 380 €/mq, i rendimenti teorici si attestano intorno al 5,6-6%.

Corso Giuseppe Zanardelli, a Brescia, è un punto centrale per importanza e ubicazione. Il corso registra canoni medi che vanno dai 320 ai 350 €/mq, i rendimenti teorici si attestano intorno al 4-5%.

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