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Dopo anni di crescita sostenuta delle quotazioni degli immobili, nel borsino immobiliare predomina il segno meno. Resiste solo il nuovo, mentre per gli immobili già esistenti si registra un calo generalizzato dello 0,4%. È quanto rilevato dall`ufficio studi ubh (professione casa e grimaldi) a gennaio 2008 che ha confrontato le variazioni annue dei prezzi dell`usato nelle principali città italiane e quelli delle case di nuova costruzione. Per quest`ultima tipologia di immobili in media i prezzi sono saliti dell`1% con un picco del 2,3% a Bologna e un unico segno meno a Napoli (-0,5%). Situazione ben diversa per quanto riguarda gli immobili già esistenti, qui la situazione si capovolge e ubh segnala cali nell`ordine del 2% a Milano (con picchi del 4% in periferia), -2,2 per Roma e Palermo, -2,1 a Torino e ancora -2,4% a Napoli mentre si registra addirittura un -3% a Firenze. "Siamo all`inizio di un nuovo ciclo immobiliare - ha dichiarato Alessandro ghisolfi, direttore dell`ufficio studi ubh -. È in crescita l`offerta sui segmenti di minore qualità per zona e caratteristiche intrinseche dell`immobile, ma la domanda tipica di questi segmenti non è più nemmeno in grado di accedere alle proposte di prezzo più basso, per l`aumento dei tassi e per i criteri sempre più restrittivi con cui si concede il credito a chi non disponga di una significativa quota di contante per l`acquisto". In questo quadro, sempre ubh segnala differenze importanti tra l`inizio e la fine della compravendita nell`ordine del 12-15% e preannuncia un maggior ricorso all`affitto nei prossimi mesi

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