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Il mercato degli affitti potrebbe essere un ottimo strumento di flessibilità in mano alle famiglie per far fronte all` instabilità economica e alla crisi dei consumi. Potrebbe inoltre spingere fuori di casa i cosiddetti "bamboccioni" e fare da ombrello per le categorie colpite dalla crisi, giovani precari, giovani coppie ed extracomunitari. Tuttavia nel corso del 2008 il segmento delle locazioni non ha brillato per vitalità. La domanda è scoraggiata da una un`offerta ridotta - secondo il censis solo il 19% del patrimonio immobiliare del nostro paese è in locazione contro il 40% circa di paesi come francia, austria, olanda, danimarca ¿ A prezzi spesso proibitivi. La mancanza di incisive politiche abitative da parte dello stato in tema di edilizia popolare ha fatto il resto, con la conseguenza di canoni pressoché raddoppiati nel nostro paese in soli 7 anni

Tutto Fermo dunque, anche se la contrazione del credito e il caro immobili incrementerà presumibilmente la domanda di affitto nei prossimi mesi, con canoni che cresceranno ancora nonostante il peso dell`affitto assorba già mediamente un quarto del reddito delle famiglie italiane (con picchi del 53,5% a Roma, del 44,9% a Firenze, del 44,6% Venezia e del 43,7% a Milano). Ciononostante ulteriori margini vengono garantiti ai locatori dal fenomeno sempre più diffuso della coabitazione, soprattutto tra gli under 35. Si trtta di una sorta di convivenza ¿Forzata¿, Tra amici o amiche, colleghi ma anche fratelli e sorelle costretti alla convivenza per ragioni di budget e per potere emanciparsi dal nucleo familiare di origine. Molti proprietari la danno oramai per scontata esigendo sempre di più per l`affitto e facendo così lievitare i prezzi

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