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Il decreto anti-crisi sbarcherà presto in parlamento per la discussione generale. Al fine di fronteggiare la crisi immobiliare e il caro-mutui, le nuove regole prevedono innanzitutto la possibilità di congelare il tasso variabile a un tetto massimo del 4%: ciò significa che il mutuatario sarà tenuto a corrispondere alla banca il tasso contrattuale (solitamente, euribor+spreed) solo se questo non supera la soglia del 4%; in caso contrario, l¿Eccedenza verrà pagata dallo stato, che attingerà da un fondo speciale di 250 milioni di euro. Di conseguenza, qualora la banca ricevesse dal mutuatario pagamenti eccedenti il 4%, dovrà restituirli con gli interessi. L¿Aiuto statale verrà concesso a persone fisiche per mutui a tasso variabile stipulati entro il 31 ottobre 2008 per l`acquisto, la costruzione o la ristrutturazione della prima casa. L¿Aiuto è concesso anche per mutui rinegoziati. Un ulteriore vantaggio previsto dal decreto è la possibilità per chi contrarrà un mutuo dal primo marzo 2009 di stipulare prestiti indicizzati con il tasso bce, cioè quello praticato dalla banca centrale europea. Il mutuatario, inoltre, può continuare a godere di alcune disposizioni del decreto bersani con la possibilità di chiedere alla propria banca la ¿Rinegoziazione¿ Delle condizioni del prestito

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