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Ai tassi attuali torna più che mai di attualità la domanda: fisso o variabile, cosa mi conviene di più? per chi vuole mettersi al riparo da nuove crisi potrebbe essere il momento di puntare sul mutuo al tasso fisso, ma con i saggi ai minimi la tentazione di accendere un mutuo a tasso variabile è forte. Che fare allora? tutto dipende dalla predisposizione, o meglio, dal reddito a disposizione dei risparmiatori per far fronte al rischio; un rischio che diminuisce al ridursi della durata del mutuo per quanti scelgono la soluzione a tasso variabile. Ma c`è una terza via costituita dai mutui indicizzati ai tassi della banca centrale europea (bce), meno "ballerini" in quanto non variano fino ad un nuovo intervento della stessa (mentre l`euribor varia giornalmente). In questo caso bisogna prestare grande attenzione agli spread, il tasso d`interesse applicato dagli istituti di credito alle operazioni di prestito. Le banche che offrono al momento questo genere di prodotti, infatti, applicano spread anche superiori al 2 per cento, mentre quelli attuati generalmente per mutui a tasso fisso e variabile vanno in genere dallo 0,70% all`1,40%

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