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Durante questi ultimi mesi sia l`euribor che l`irs, gli indici con i quali si determinano i saggi d`interesse sui mutui (a tasso variabile e a tasso fisso), sono calati sensibilmente. Ciononostante i tassi sui mutui casa non sono scesi con la stessa rapidità. Questo per via degli spread (la parte di guadagno che le banche si assegnano) aumentati del 40% da giugno ad oggi. Dal primo gennaio di quest`anno i consumatori possono scegliere di agganciare i loro mutui, oltre che all`euribor, al tasso bce (in genere più stabile). Ma ai livelli bce si applicano maggiorazioni che vanno ben oltre l`1% e talvolta, come nel caso di alcuni istituti di credito, anche oltre il 2%. Per l`utente non rimane molta scelta, o accetta un mutuo agganciato all`euribor, con spread più bassi, mettendo in preventivo il rischio legato ai saliscendi dell`indice, oppure sceglie la stabilità del tasso bce pagandola però cara. In un quadro divenuto piuttosto complesso, bankitalia ha lanciato la linea della chiarezza: dal primo marzo 2009 le banche dovranno fornire un`informativa sulle differenti tipologie di mutuo offerte perchè il mutuatario abbia ben chiare le differenze tra prodotti

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