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L'espansione incontrollata dei costi delle regioni non riguarda solo consiglieri e presidenti, ma anche un esercito di pubblici dipendenti le cui mansioni, molto spesso, sono assolutamente inutili. Secondo uno studio della confartigianato ci sono in tutta Italia quasi 25mila dipendenti regionali di troppo. Ciò significa che uno su tre potrebbe andare a casa

Secondo l'ufficio studi della confartigianato questo esubero di impieghi inutili costa la bellezza di 2 miliardi e mezzo di euro. In pratica si tratta del 28% dell'addizionale irpef che ogni anno paghiamo per mantenere il carrozzone regionale. Naturalmente alcune regioni sono più virtuose di altre e non tutti si possono lamentare

Il Molise è regione con il maggiore numero di dipendenti rispetto alle sue reali necessita: 680 su 902 potrebbero andarsene a casa, senza che i servizi peggiorino, ma con un gran beneficio per le tasche dei contribuenti

Non scherza la Campania, dove 4.746 dipendenti su 7.501 sarebbero un lusso inutile. Anche le regioni considerate virtuose non scherzano: sarebbe si troppo il 54,8% del personale dell'Umbria, il 34,4% della Toscana e il 31,9% dell'Emilia Romagna

La Sicilia è naturalmente il grande colabrodo dell'Italia, dato che da sola spende per i propri dipendenti quanto le 15 regioni a statuto ordinario, sebbene in questa cifra rientrino anche le pensioni agli ex dipendenti, che la regione paga di tasca propria (si fa per dire) in quanto a statuto speciale

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