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Acquisto casa da investimento a incubo: per pagare le tasse sugli immobili lavoriamo più ore che il resto d'europa

C'era un tempo (non molto lontano) in cui acquistare un immobile costituiva un buon investimento, oggi chi possiede una casa sta vivendo un vero e proprio "incubo". Tra tasi, tari, imu, irpef, cedolare secca, imposta di registro - e tutta la svariata nomenclatura della tassazione immobilare - il proprietario di casa deve lavorare 269 ore, una delle peggiori situazioni dell'area euro. È quanto afferma uno studio della cgia di mestre, secondo il quale su tutto il patrimonio immobiliare italiano grava un carico che nel 2014 raggiungerà i 52,3 miliardi di euro

"Fino a qualche anno fa- ha affermato il segretario della cgia Giuseppe bortolussi- L'acquisto di una abitazione o di un immobile strumentale costituiva un investimento. Ora, chi possiede una casa o un capannone sta vivendo un incubo. In primo luogo perché la confuzione e le difficoltà legate alle modalità di pagamento hanno raggiunto livelli inammmissibile, in secondo luogo perché tra imu, tasi e tari gli immobili sono sottoposti ad un carico fiscale ormai insopportabile"

"Oltre all'imponenete sforzo economico che anche quest'anno i prorietari di immobili saranno chiamati a sostenere- ha aggiunto bortolussi- i Contribuenti italiani dovranno sopportare anche un costo aggiuntivo legato alla burocrazia che attanaglia queste operazioni. Secondo una nostra elaborazione su dati della banca mondiale, per pagare le tasse in Italia sono necessarie 269 ore all'anno, pari a 33 giorni lavorativi. Nell'area dell'euro solo il portogallo registra una situazione peggiore della nostra"

Secondo lo studio della cgia, su tutto il patrimonio complessivo (case, uffici, negozi, capannoni) grava un carico fiscale che nel 2014 raggiungerà i 52,3 miliardi di euro, con un aumento di oltre 2,6 miliardi di euro (+5,4%). A pesare saranno i 9,3 miliardi di euro di gettito legati alla redditività degli immobili (irpef, ires, registro e bollo, cedolare secca), gli 11,9 miliardi riferiti al trasferimetno degli immobili (iva, imposta di registro/bollo, imposta ipotecaria/catastale, le successioni e le detrazioni) e gli oltre 31 miliardi di euro riconducibili al possesso dell'immobili (imu, imposta di scopo, tasi e tari)

Per quanto riguarda il capitolo dolente della tasi, questa ci costerà 4,1miliardi, ma l'incremento fiscale per l'anno in corso si riduce a poco più di 2,6miliardi in virtù della soppressione della maggiorazione tares, che presuppone un risparmio di 1 miliardo di euro. E ad un alleggerimento del peso dell'imu pari a quasi 675 miliardi di euro

 

 

 

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1 Commenti:

www.realessandro.it
1 Giugno 2014, 1:56

Che dire , se non ( alla lombardo-Veneto) : paga e tasi
Www.realessandro.it

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