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Dalle locazioni alle detrazioni, una ricetta in sei punti per dare uno slancio al mattone

Nonostante la presenza di alcuni segnali incoraggianti, il completo recupero del mattone è ancora lontano. Per ottenerlo, occorre mettere a punto una serie di misure che vanno dal riordino dell'imposizione fiscale a un nuovo e più completo regime di detrazioni. Ne è convinta l'associazione dei proprietari immobiliari Confabitare, che in una lettera indirizzata al presidente del Consiglio dei Ministri Matteo Renzi e al ministro dell'Economia Padoan ha illustrato la sua personale ricetta in sei punti per la ripresa del settore e di tutta l'economia italiana.

1) Imu e Tasi La tassazione Imu-Tasi è diventata  troppo complicata. Le varie e differenti delibere comunali stanno creando una torre di babele che disorienta i contribuenti. Confabitare propone di introdurre un’unica aliquota nazionale di base per gli immobili abitativi e per quelli non abitativi e un’aliquota intermedia per gli immobili oggetto di contratto di locazione concordato. Nella proposta suddetta si uniformerebbe la tassazione Imu a livello nazionale e si agevolerebbero i contratti concordati.

Propone inoltre di prevedere a livello nazionale il medesimo trattamento previsto per l’immobile in cui il contribuente dimora e risiede (esenzione Imu) a quello dato in godimento ai parenti entro il terzo grado.Si eviterebbe in tal modo di penalizzare quei contribuenti che hanno comprato un immobile non come investimento ma solo per problematiche puramente familiari. 

Per quanto riguarda la Tasi,  l'Associazione dei Proprietari Immobiliari propone l'abolizione della tassa sulla prima casa e che venga reintrodotto l'obbligo da parte dei Comuni di inviare ai contribuenti l'importo da pagare a tale titolo così come promesso dalla legge di stabilità che oggi invece rappresenta solo una opportunità per i Comuni stessi. L'autoliquidazione ora prevista in capo ai contribuenti del conteggio Tasi obbliga la maggior parte degli stessi a rivolgersi ad intermediari con un evidente aggravio di costi di gestione del proprio patrimonio immobiliare. 

2) Deduzione Irpef per i canoni di locazione - 

In caso di tassazione "ordinaria" dei canoni di locazione Confabitare propone di riportare la percentuale di deduzione forfettaria alle aliquote previste prima della riforma del lavoro varata nel 2012, cioè il 15% e il 40,5% rispettivamente  per i canoni ordinari e per quelli concordati.
 

3) Detrazione spese per i lavori di ristrutturazione edilizia e ristrutturazione energetica - Confabitare propone che si rendano tali agevolazioni a regime,  senza prevedere alcuna scadenza per consentire ai proprietari di preventivare gli interventi e di estendere la possibilità di detrarre le spese per i lavori di ristrutturazione edilizia anche agli immobili non abitativi
 

4) Cedolare secca -  Con riferimento alla normativa della cedolare secca, l'associazione prevede di -  applicare questo tipo di regime fiscale anche agli affitti relativi agli immobili strumentali; prevedere che i benefici per la tassazione in cedolare e irpef ordinaria dei canoni di locazione concordati  sia applicabile a tutti gli immobili abitativi e non solo a quelli siti in comuni ad alta tensione abitativa. 

 

5) Deduzioni e detrazioni -  In tema di oneri detraibili propone di  prevedere che il bonus mobili possa essere oggetto di detrazione  anche se non accompagnato da interventi edilizi. Sempre in tema di detrazioni e con riferimento a quelle relative alle spese sostenute per la locazione da parte dei contribuenti-inquilini di unità abitative adibite ad abitazione principale, si propone di prevedere la possibilità di detrarre al 19% una percentuale (ad es. del 20%) del canone effettivamente pagato indipendentemente dall’entità del reddito del contribuente-inquilino, eliminando quindi gli attuali importi fissi collegati all’entità del reddito degli stessi e l’età anagrafica.

La percentuale di detrazione la si propone più alta ( per esempio del 30%) nel caso di contratti concordati.Per quanto riguarda la detrazione delle spese sostenute per la locazione da parte di studenti universitari, si propone di prevedere la possibilità di detrarre il 30% del canone effettivamente pagato eliminando quindi il tetto massimo di spesa e lasciando invariate le altre condizioni riferite all’ubicazione dell’Università attualmente previste.

6) Tassazione canoni di affitto -  

Confabitare propone di  prevedere il principio di cassa sui redditi da locazione. Sempre in tema di tassazione dei canoni di affitto propone di prevedere la possibilità di recuperare le imposte pagate sui canoni di locazione non riscossi a seguito di convalida di sfratto oggi prevista solo per gli immobili abitativi, anche per i contratti di locazione avente ad oggetto immobili non abitativi.

Chiede inoltre di eliminare l’introduzione della tassazione della rendita catastale, anche se limitata solo al 50% della stessa e solo per quegli immobili situati nello stesso comune dove il contribuente ha la propria residenza, in quanto penalizza ancor più i proprietari che non riescono a collocare sul mercato delle locazioni i propri immobili. Senza contare che   la suddetta  tassazione va a colpire anche quegli immobili dati in uso gratuito ai propri figli e situati di norma nello stesso comune dove abitano i genitori. 

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