Commenti: 0

Non si arresta la polemica tra le associazioni degli agenti immobiliari e le banche che hanno deciso di fare il loro ingresso nell'intermediazione immobiliare. Secondo Santino Taverna, presidente nazionale Fimaa, infatti, gli istituti di credito possono sfruttare le informazioni sensibili dei clienti per compravendere immobili.

"Gli istituti di credito - ha detto Taverna, nel corso dell'Assemblea nazionale Fimaa a Milano - avvantaggiati dalla loro posizione dominante e dalla conoscenza di abitudini e condizioni economico-patrimoniali della propria clientela (profilazione), possono utilizzare i dati in loro possesso per favorire le proprie società d'intermediazione immobiliare".

 "È difficile non pensare, infatti, che le società di intermediazione delle banche non sfruttino le proprie posizioni dominanti per compravendere immobili anche grazie al possesso di informazioni 'sensibili' e personali della clientela - ha spiegato - elementi, questi, che ingeriscono negativamente sul mercato generando concorrenza sleale verso gli altri player del comparto". "Fintanto che sarà permesso alle banche d'ingerire direttamente nelle attività produttive del Paese tralasciando il loro lavoro primario di sostegno alle imprese e ai cittadini - conclude Taverna - allora più che parlare di timida ripresa sarà più facile ipotizzare un nuovo viale del tramonto per tutta l'economia".

All'assemblea è intervenuto sull'argomento anche il Presidente Nazionale Confcommercio, Carlo Sangalli, sostenendo che "l'intermediario immobiliare non è un 'peso' in più nelle transizioni, bensì un valore aggiunto. La professione di mediatore in Italia è insieme la più normata e la meno tutelata, tuttavia, proprio questa situazione ci sfida al cambiamento, ci impone di chiedere alle istituzioni regole più eque e ci invita a mutare pelle, sviluppando nuovi servizi, diventando sempre più utili a chi si avvale di noi".

Vedi i commenti (0) / Commento

per commentare devi effettuare il login con il tuo account