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Negli ultimi anni l'investimento immobiliare è tornato ad essere appetibile per molti investitori attratti dai prezzi più convenienti e dai rendimenti annui in salita. Ma quali sono le città migliori per puntare sul mattone? A dircelo è un'analisi di Tecnocasa.

Napoli

Il capoluogo partenopeo è tra le metropoli che ha avuto il maggior rialzo della percentuale di acquisti ad uso investimento collegato decisamente alla forte attrattività turistica che la città ha acquisito negli ultimi anni e al ribasso dei prezzi in alcuni quartieri della città. Infatti gli acquisti ad uso investimento sono passati dal 27,9% del 2013 al 41,1% del 2017. 

Verona

Altra città che ha rivelato una sorpresa nell’analisi degli acquisti ad uso investimento è Verona che vede il raddoppio della percentuale di acquisto con questa finalità, molto probabilmente per la forte attrattività turistica che la città ha sempre avuto e che sta crescendo col tempo. E’ il centro città (48,8%) a piacere agli investitori, in particolare, di coloro che desiderano entrare nel business turistico ricettivo creando case vacanza e B&B. A seguire la macroarea di Borgo Roma-Golosine (28,8%) i cui prezzi contenuti consentono di acquistare bilocali a 70-80 mila € e di metterli a reddito a 400-500 € al mese. In zona, infatti, c’è una buona domanda di affitto da parte di coloro che non riescono ad acquistare.

Firenze

Firenze svetta come la città in cui nelle zone centrali si realizzano prevalentemente acquisti ad uso investimento: sono pari al 93,8%. Il centro oramai da anni è sotto i riflettori degli investitori che acquistano prevalentemente per realizzare casa vacanza. Fenomeno questo così forte che ha provocato una “migrazione” nelle aree limitrofe di coloro che cercano per motivi di studio e di lavoro e che sta portando anche al cambio di destinazione d’uso di numerosi uffici vuoti in abitazioni. Gli immobili posizionati nel centro di Firenze, così come quelli del centro di Milano, hanno perso poco valore durante la crisi immobiliare (-7,9%).

Milano

Milano è una delle città che sta evidenziando un mercato vivace negli ultimi anni. Dal 2013 al 2017 le transazioni di abitazioni da mettere a reddito sono passate dal 18,2% al 29,3% a testimonianza dell’attrattività che la città ha per gli investitori. Analizzandone le macroaree si evince che le percentuali più elevate di acquisti ad uso investimento si registrano in centro (48,4%) e nelle aree di Lodi-Corsica (36,0%), Stazione Centrale-Gioia-Fulvio Testi (34,7%), Navigli-Famagosta (34,0%). La zona centrale di Milano è sempre stata decisamente appetibile. E’ una delle macroaree che, da quando ha avuto inizio la crisi del mattone, ha perso meno valore (- 5,3%) e che, già dal secondo semestre del 2015, dà segnali di ripresa dei prezzi grazie ad una domanda sempre sostenuta. 

Roma

Grazie alla sua forte vocazione turistica, alla presenza di aziende e ad università importanti ha sempre avuto una spiccata domanda ad uso investimento anche se, nell’ultimo semestre, ha subito un lieve calo. La macroarea dove si realizzano maggiori acquisti con questa finalità è quella di Prati-Francia (40,8%) che si sviluppa intorno al Vaticano, al Palazzo di Giustizia, alla sede della Rai e all’Università della Lumsa, tutti importanti poli di attrazione sia per affitti a lavoratori fuori sede sia a turisti. A seguire il centro con il 35% delle compravendite (qui spesso si acquista per realizzare casa vacanza eB&B) e la macroarea Policlinico-Pietralata (23,3%) che richiama studenti delle università Sapienza e Luiss.

Palermo

A Palermo gli acquisti ad uso investimento sono cresciuti passando da 23,8% a 28,6% dal 2013 al 2017. In centro si concentra il 47,8% degli acquisti con questa finalità seguito da Università-Brancaccio con il 30,0% e dalla macroarea Fiera con il 22,9%. Il cuore della città, negli ultimi anni, ha visto una crescita degli acquisti per immobili da mettere a reddito destinati a casa vacanza o B&B acquistati non solo da siciliani ma anche da persone provenienti da altre province siciliane e italiane e, negli ultimi tempi anche stranieri (Europa dell’est, Scandinavia, Francia, Germania, e ora anche cinesi) che amano trascorrere a Palermo alcuni mesi dell’anno oppure desiderano realizzare B&B (trend in aumento). Il centro storico sta beneficiando anche degli interventi di pedonalizzazione e viabilità, in generale la città inizia a sentire gli effetti della nomina a capitale della cultura per il 2018. 

Torino

Nel capoluogo sabaudo, negli ultimi quattro anni, la componente ad uso investimento è cresciuta passando da 21,1% a 26,6%. Anche su Torino è la macroarea Centro – San Salvario quella che raccoglie la maggioranza delle transazioni di questo tipo (47,3%), seguita da quella di Francia - San Paolo (36,9%). Le zone centrali attirano gli investitori che qui acquistano piccoli tagli da mettere a reddito per studenti universitari, lavoratori e ora anche turisti.

Torino, dopo le Olimpiadi del 2006, ha avuto una vera e propria riscoperta turistica ed è una meta apprezzata anche per i suoi ottimi collegamenti con Milano e come base di partenza per visitare le Langhe (Patrimonio Unesco) e le località sciistiche piemontesi. Studenti universitari e lavoratori fuori sede spiegano la percentuale elevata di acquisti ad uso investimento nell’area Francia – San Paolo dove da un po’ di tempo è presente anche il grattacielo Intesa San Paolo.  

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