Gli italiani sono un popolo di "mattonari"? sembrerebbe proprio di sì, almeno secondo i risultati dell'ultimo censimento dell'istituto di statistica nazionale. Nel nostro paese ben il 72,1 % delle famiglie (sette persone su dieci) possiede l'abitazione in cui vive, contro il 18% che abita in affitto
I dati definitivi dell'ultimo censimento, resi noti dall'istat, (e che risalgono al 9 ottobre 2011) rivelano l'esistenza di 24.141.324 di abitazioni occupate da residenti, quasi due milioni e mezzo in più rispetto al 2001 (+11,5%). Il 28,2% è stato censito nel nord-ovest, il 19,8% nel nord-est, il 19,8% al centro, il restante 32,2% nel mezzogiorno. In 40 anni (1971-2011) le abitazioni occupate crescono del 58%
Le famiglie proprietarie di casa oggi sono 17.666.209 e rappresentano il 72,1% delle famiglie censite. Il 18,0% vive in un’abitazione in affitto, mentre il 9,9% usufruisce dell’abitazione dove risiede a titolo gratuito o a titolo di prestazione di servizio
Nelle cinque ripartizioni italiane la percentuale di famiglie in abitazione di proprietà non si discosta molto dal dato nazionale; varia tra il 69% del mezzogiorno e il 74.0% del nord-est. Nelle due isole maggiori le famiglie in affitto sono il 14,4% del totale delle famiglie in abitazione, a fronte del 20,1% registrato nell’Italia nord-occidentale. Sempre nelle due isole si rileva la percentuale più elevata di famiglie che occupano l’abitazione ad altro titolo (13,5%), la più bassa invece si registra nel nord-ovest dove si attesta al 7,7%
Censimento del 2001
Rispetto al precedente censimento del 2001 le famiglie in abitazione di proprietà sono aumentate del 13,8%, con un incremento massimo del 16,4% nell’Italia centrale e uno minimo (9,7%) nel meridione. Le famiglie che usufruiscono dell’abitazione ad altro titolo crescono del 29,2% in media nazionale, del 40,1% nell’Italia meridionale; resta, invece, pressoché stabile la percentuale di famiglie in affitto (+0,9%), eccezion fatta per le regioni nord-orientali, che fanno registrare un +12,2%, in controtendenza rispetto al dato nazionale
Famiglie in coabitazione
Tra il 2001 e il 2011 sono quasi triplicate le famiglie che vivono in condivisione passando da 236.064 del 2001 a 695.908 censite nel 2011 (+194,8%). Le famiglie coabitanti rappresentano il 2,8% del totale delle famiglie in abitazione
L’Italia centrale, con il 3,9%, si colloca al di sopra della media nazionale, seguita dalle regioni del nord-est dove la percentuale è del 3,6%. Nel nord-ovest e nel mezzogiorno la quota di famiglie coabitanti si mantiene prossima al valore nazionale (ed è pari rispettivamente al 2,4% e al 2,2%) mentre nelle isole maggiori solo l’1,9% delle famiglie censite risulta in coabitazione
La regione che presenta la percentuale più elevata di famiglie coabitanti è l’Umbria (4,9%), seguita da emilia-romagna (4,4%) e Toscana. La coabitazione è meno diffusa in Puglia, Sicilia e Basilicata, dove la percentuale non supera l’1,6%.
Metri quadrati per casa
Ogni famiglia dispone in media ogni famiglia di un'abitazione di 40,7 metri quadri (dai 36,8 del 2001), con un massimo in Emilia Romagna di 45 metri quadri e un minimo in Campania di 33,8 metri quadri
A livello nazionale, in dieci anni, l’incremento di metri quadrati per residente è del 10,6%. La variazione percentuale più elevata si registra nell’Italia meridionale (14,5%), seguita dalle regioni dell’Italia insulare (14,1%) e da quelle dell’Italia centrale (9,9%)
1 Commenti:
Ci sono pure tanti "senzatetto" che, ahimè, sono sempre senza speranze!
Basta frequentare qualche forum per capire a che livello di stress sono arrivati....
Il futuro in una roulotte quando si è un fallito senzatetto è una realtà
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